Arte Dolce, 70 anni di successi

Arte Dolce, 70 anni di successi

Celebriamo il compleanno della più antica realtà di distribuzione di materie prime e piccole attrezzature per pasticceria e gelateria, a Parma. Arte Dolce è il nome del grossista di San Pancrazio, rinomato per ampiezza di gamma, flessibilità, efficienza e puntualità nel servizio, cui si aggiungono competenza e passione dell’affiatato team

Oltre 30mila referenze a magazzino, un negozio al dettaglio riservato ai professionisti, una flotta di furgoni per le consegne ad ampio raggio e una storica presenza sul mercato, fanno di Arte Dolce il partner ideale per l’artigiano che cerca un fornitore serio ma non rigido, affidabile in termini di qualità e varietà dei prodotti selezionati, preparato e immediato nelle risposte. Caratteristiche per niente scontate al giorno d’oggi, anzi, preziose in un’epoca in cui gestire un’attività significa seguire mille fronti: avere un unico riferimento per l’approvvigionamento del laboratorio, può quindi essere un grande vantaggio. Incontriamo Francesca Ielasi, frontwoman di Arte Dolce, responsabile degli acquisti, trait d’union tra vecchia e nuova generazione, donna che ha saputo raccogliere la sfida di mantenere viva e sviluppare l’azienda di famiglia. «Tutto iniziò nel 1946 – racconta Francesca – quando mio nonno Mario Catelli aprì in centro a Parma un negozio (che portava il suo nome, ndr) per la rivendita di macchinari di pasticceria e panificazione. L’attività passò poi nelle mani dei miei genitori – Antonio Ielasi e Roberta Catelli – che si sono dedicati alla vendita di materie prime e piccola attrezzatura nell’attuale sede, a pochi chilomteri dalla città, trasformando la società in Srl e dandole il nome di “Arte Dolce”. Vent’anni fa è entrato in azienda Matteo Dilda, oggi responsabile vendite, che ha affiancato le due generazioni precedenti, acquisendo il know-how necessario per sviluppare la rete commerciale. Dodici anni fa anch’io mi sono unita alla società, e da due anni anche Jacopo Zinelli, il quale si occupa di vendite e gestione interna. Mio padre, oggi in pensione, ci dà ancora un prezioso aiuto, mentre mia madre, presidente e responsabile dell’amministrazione, è un punto di riferimento nelle scelte strategiche aziendali». Negli anni, dunque, la società è cresciuta, si è perfezionata l’organizzazione interna e si sono delineati meglio i ruoli dei membri familiari alla dirigenza. «Questo ci ha consentito – continua Francesca – di mettere a fuoco una lista di obiettivi, su cui investiamo ogni anno, in base alle priorità. Di recente abbiamo introdotto la categoria delle uova e degli ovoprodotti, all’inizio del 2016 abbiamo inserito l’etichettatura degli articoli (ben oltre 30 mila…) con codice a barre e da settembre è partito il comparto dei surgelati dolci e salati. Queste operazioni ci hanno permesso di diventare un partner sempre più completo per i professionisti, a cui siamo in grado di fornire tutte le materie prime per il laboratorio, compreso il cartonaggio, l’attrezzatura e le decorazioni, grazie sia al servizio di consegna, sia al nostro fornito negozio al dettaglio. Uno sviluppo importante delle vendite è stato realizzato grazie alla collaborazione sempre più stretta con la nostra rete agenti che ci ha permesso di ampliare il raggio d’azione della nostra attività e al contempo di seguire personalmente il rapporto con i clienti. Riceviamo gli ordini anche telefonicamente, e chiunque dello staff si trovi a rispondere – dagli addetti al negozio al personale di magazzino – è in grado di recepire l’ordine e orientare il cliente per soddisfare tutte le esigenze. In altre parole, garantiamo un servizio rapido, qualificato ed efficiente; cerchiamo sempre di accontentare il cliente in tutte le sue richieste e la merce consegnata dai nostri autisti, a differenza di quanto avviene con i corrieri, arriva fin sopra gli scaffali di celle e dispense degli acquirenti».

 

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Piccoli passi, grandi successi
Il trio di giovani al timone dell’azienda dunque, composto da Francesca, Jacopo e Matteo, non si è affatto adagiato sugli allori conquistati dalle due generazioni precedenti, ma si è rimboccato le maniche, affermandosi sul mercato come realtà reattiva e dinamica, decisa a migliorarsi in termini di offerta e servizio, determinata a presidiare nuovi canali di vendita, pronta a supportare il proprio cliente in termini di formazione, ma anche lanciata verso nuove opportunità, come quella del negozio rivolto al grande pubblico (vedi ultima pagina). «La nostra fortuna è quella di non aver mai avuto dei padri padroni – commenta Francesca – dai miei nonni a noi, abbiamo sempre creduto nella mentalità di squadra. Grazie a tale prospettiva, dopo 70 anni, la nostra impresa è più viva che mai. Ci siamo costantemente evoluti, con forza e tenacia. I nostri dipendenti credono in noi come famiglia e come dirigenza, e lo testimonia la fedeltà che ci dimostrano: contiamo infatti collaboratori che stanno con noi da oltre 40 anni. “Stare bene, essere una squadra, tutti saper fare tutto” è il nostro motto, da sempre».

Qual è il vostro core business?
In primo luogo serviamo la pasticceria, seguita a ruota dalla gelateria e dalla panificazione, con particolare focus sulla pasticceria da forno. Stiamo sviluppando le vendite anche nei canali della gastronomia e della ristorazione, per tutto ciò che concerne la produzione di pasta e dolci. Con il comparto del surgelato, stiamo soddisfacendo le richieste di pasticcerie e gastronomie che vogliono completare la gamma con specialità particolari.

 

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Quali sono le aree geografiche maggiormente presidiate?
Il nostro principale bacino d’utenza è Parma con tutta la provincia, fino alle località di mare sulla costa tosco-ligure. La seconda piazza più importante è Piacenza, seguita da Reggio Emilia, Cremona e Mantova.

Quali sono le maggiori difficoltà che vivono oggi gli artigiani?

Senza dubbio le conseguenze della crisi, che ha contratto i consumi ed incrementato le esigenze del cliente finale. Alcuni hanno sofferto il vuoto generazionale e sono stati costretti a chiudere per mancata volontà dei figli di proseguire il mestiere. Gli artigiani migliori hanno, però, visto incrementare la propria attività anche nelle fasi di recessione più acute, grazie a grande maestria, esperienza pluriennale e impiego di materie prime di ottima qualità. Inoltre, anche grazie a scuole di respiro internazionale, tanti giovani si stanno lanciando sul mercato con successo, aprendo un ristorante, una pasticceria, un laboratorio o un format originale. Questo mutamento del contesto ha prodotto cambi di rotta anche nelle vendite.

 

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Su cosa hanno investito le pasticcerie di maggior successo a Parma?
Sulla qualità prima di tutto, a 360 gradi. Quindi qualità nelle materie prime, nella cura estetica e nella presentazione del prodotto, così come nell’attenzione per l’ambiente e la versatilità dell’offerta, dalla torta di cake design all’aperitivo.

Il cake design, invece, che importanza riveste per voi?

Sei anni fa, quando c’è stato il boom, abbiamo investito parecchio nell’attrezzatura per cake design, disponiamo inoltre di una completa gamma d’ingredienti, dalle paste di zucchero all’ampia offerta di coloranti delle migliori marche.

Quanto è evoluto il settore dell’ingredientistica professionale?
Le aziende specializzate sono in continuo fermento, migliorano costantemente i propri prodotti in termini di etichettatura, gusto, ma anche funzionalità e resa. Una volta il cioccolato era uno per tutti gli impieghi, così come la farina e il burro, oggi invece, le aziende hanno studiato prodotti per specifici utilizzi. Parliamo, per esempio, di un cioccolato in tronchetti pensato per la farcitura dei grandi lievitati, o farine per utilizzo specifico con lievito madre, prodotti per intolleranze alimentari o per regimi alimentari di nicchia. Gli artigiani hanno capito che i loro prodotti devono veramente fare la differenza rispetto a quelli della grande distribuzione e sono molto sensibili a queste evoluzioni; ed è nostro preciso compito quello di seguire tali novità, farle testare dai nostri clienti di fiducia e proporle sul mercato. Un ruolo decisivo in questo ambito spetta a Matteo e Jacopo, nonché alla nostra rete di agenti, in continua crescita.

“Dalla A allo Zucchero”: la pregiata drogheria di Parma 

Arte Dolce Srl, nel maggio 2015, ha aperto le porte al grande pubblico, arrivando dunque al contatto diretto con il consumatore, nonostante già dal 2012 disponesse di uno shopping online attivo per tutta l’Italia. La sfida, raccolta con enorme successo, è stata quella di aprire un negozio di specialità dolciarie in pieno centro città, nella zona della Ghiaia, il rinomato mercato popolare di Parma. «Nell’arco di un anno – racconta Francesca Ielasi, che per prima ha creduto in questo progetto e si è impegnata per realizzarlo – il locale è si evoluto da dolceria a pregiata drogheria. Ho infatti arricchito l’offerta con prodotti di nicchia, dolci e salati, selezionati in tutta Italia, con particolare riguardo per le piccole produzioni del territorio, come la spongata o il miele. In sostanza, abbiamo creato un punto vendita unico nel suo genere nella città ducale, in cui si può acquistare, come si faceva una volta, frutta secca, candita e disidratata sfusa, cioccolato a peso, ma anche legumi e cereali. Per fare altri esempi, si possono trovare referenze di olio, riso, thè e tisane, acciughe, tonno, friselle, passata di pomodoro, oltre a confetture specifiche per la cottura o da spalmare, cioccolatini, biscotti ecc. Le referenze dolci e salate sono affiancate da un’ampia scelta di attrezzature per la pasticceria e il cake design, ma anche per realizzare la sfoglia ripiena, vero must della tradizione emiliana. Sono circa 500 le referenze presenti in negozio, contando che, nel periodo natalizio, aumentano esponenzialmente i prodotti a tema, quindi panettoni, torroni, spongate, cioccolatini e cesti natalizi. La quadratura del cerchio è avvenuta con l’assunzione di Pietro, in qualità di gestore del negozio, il quale per anni è stato titolare di una storica drogheria del centro. Il suo volto è da sempre garanzia di qualità e fiducia per la clientela parmigiana e il suo savoir faire è un valore aggiunto inestimabile per il successo di un punto vendita come questo, in cui le persone ricercano un rapporto particolare, chiedono specifiche e approfondimenti sulle caratteristiche e la provenienza dei prodotti, cercano consigli per l’impiego degli stessi, riportano infine giudizi in merito a ciò che hanno acquistato, dalla performance tecnica alla degustazione. Siamo molto attenti ai feedback del pubblico, al fine di centrare le esigenze di un target molto attento alla qualità di ciò che compra, per cultura, necessità tecniche o alimentari. Gli addetti al negozio vanno ben oltre le figure dei commessi, ma sono in grado di offrire un’assistenza al cliente, continua e personalizzata. E non sono tante le persone capaci di offrire un servizio del genere con grande professionalità e passione. Nel corso di quest’anno abbiamo lanciato un’iniziativa molto coinvolgente: corsi pomeridiani di cake design, macaron o decorazioni di cup cake rivolti ad appassionati o bambini, che si svolgono sul tavolo, davanti alla vetrina, creando un vero show cooking, molto attraente anche per i passanti».

 

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