In base ai dati presentati da FIPE-Confcommercio durante l’ultima edizione del Sigep di Rimini, il prodotto artigianale è assolutamente strategico per il mondo dei pubblici esercizi
Il gelato fa bene al bar. Sono oltre 2 miliardi di euro, infatti, i ricavi derivanti dalla vendita di gelato artigianale nel settore dei pubblici esercizi. Stiamo parlando del 12% del giro d’affari complessivo, pari a 18 miliardi di euro: numeri presentati da FIPE-Confcommercio durante l’ultima edizione del Sigep (Salone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali), che si è svolto lo scorso gennaio a Rimini. Come ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio, «il canale dei bar, in base alle ultime elaborazioni, ha prodotto un giro d’affari pari a 18 miliardi di euro e, in particolare, il gelato pesa per il 12% sui ricavi complessivi, con 2,16 miliardi di euro. Dati che confermano ancora una volta l’importanza di un’offerta di qualità legata alla produzione gelatiera quale catalizzatore dell’innovazione di tutto l’ambito dei pubblici esercizi. Il gelato prodotto con materie prime selezionate e rigorosi standard qualitativi, infatti, è il protagonista di format di successo, due su tutti: il bar gelateria e il bar pasticceria, che riscuotono crescente apprezzamento da parte del pubblico e rappresentano un trend verso cui sempre più nuovi locali si stanno orientando. Ricordiamo, infine, che questi nuovi format generano investimenti e puntano a una preparazione professionale di eccellenza, creando opportunità di lavoro qualificato e conseguente occupazione». Entrando nel dettaglio dei numeri, sul territorio italiano si contano oltre 41mila imprese attive che offrono prodotti di gelateria e pasticceria e 14mila che offrono esclusivamente gelato, mentre sono 165mila le tonnellate di gelato artigianale complessivamente consumate in Italia secondo le più recenti elaborazioni. Da sottolineare che l’Ufficio Studi di FIPE-Confcommercio ha delineato due tendenze fondamentali: il moltiplicarsi di gelaterie “trendy” legate alla movida notturna nei bacini di intrattenimento, e il diffondersi della “gelateria in rete”, ovvero pubblici esercizi a marchio dove vengono rinvenute basi pronte di ottima qualità da guarnire con topping naturali e freschi (come cereali e frutta). Bisogna aggiungere che, oltre ai tradizionali format bar-gelateria, bar-pasticceria e bar-gelateria-pasticceria, esiste un buon numero di attività commerciali e artigianali in cui la vendita per asporto o per il consumo sul posto di prodotti di pasticceria e gelateria costituisce il core business dell’attività. Infine, un dato interessante: il record di locali che offrono gelato spetta alla Lombardia, con una quota sul totale del 16,3%, seguono Veneto con il 10,1% ed Emilia Romagna con il 9,4 per cento. Cifre che confermano il forte sviluppo di questo comparto, uno dei più dinamici in assoluto all’interno del mercato out of home.
I NUMERI DEL COMPARTO GELATERIA-PASTICCERIA
41mila imprese attive che offrono prodotti di gelateria e pasticceria
14mila imprese che offrono esclusivamente gelato
93mila addetti
165mila tonnellate di gelato artigianale consumate in Italia
Nocciola e cioccolato i gusti più consumati dagli italiani
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Fipe-Confcommercio