Si è svolta al centro di confezionamento Eridania Italia di Russi (Ra) la terza tappa della campagna di sensibilizzazione “Informati di zucchero”, promossa da AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane), ASSOBIBE (Associazione Italiana tra gli Industriali delle Bevande Analcooliche) e UNIONZUCCHERO (Unione nazionale fra gli Industriali dello Zucchero), nata con l’obiettivo di promuovere il valore economico, sociale, occupazionale della produzione italiana di zucchero e della filiera agricola, nonché di facilitare la conoscenza di questo nutriente, spesso oggetto di critiche e pregiudizi.
L’impianto di Russi rappresenta un modello virtuoso a livello europeo, con 11 linee di confezionamento e oltre 140.000 tons/anno di prodotto confezionato per il retail. Qui Eridania, marchio icona della dolcificazione in Italia dal 1889, che con il suo portafoglio prodotti copre l’intera categoria della dolcificazione, confeziona alcuni dei brand di punta del suo vasto assortimento: Classico, lo zucchero semolato; Zefiro, lo zucchero premium top quality finissimo e 100% italiano, sia bianco sia di canna; Tropical, lo zucchero di canna nella qualità Demerara.
L’iniziativa questa volta punta i riflettori sul mondo del confezionamento, con il visiting di un impianto che rappresenta un punto di riferimento a livello europeo.
AIDEPI, ASSOBIBE e UNIONZUCCHERO che rappresentano la prima e seconda trasformazione industriale dello zucchero in particolare nell’ambito della produzione, del dolciario e delle bevande analcoliche, hanno ribadito l’opportunità di fare sistema ed evidenziare:
1. Il valore economico-sociale delle industrie che operano in Italia e l’importanza di salvaguardare un comparto produttivo di zucchero italiano sostenibile, che rispetta l’ambiente ed è considerato strategico per l’agroindustria nazionale;
2. Il valore nutrizionale e fisiologico degli zuccheri che, spesso oggetto di informazioni non corrette, sono nutrienti importanti per il funzionamento del nostro corpo, per i nostri muscoli, per il cervello e non solo. Non esistono nutrienti ‘buoni’ e ‘cattivi’, ma cattive abitudini alimentari e stili di vita non appropriati.
3. Il valore delle informazioni in etichetta di questo ingrediente controllato, sicuro, impiegato in moltissimi dei prodotti alimentari. Quando presente è chiaramente indicato in etichetta, così da facilitare scelte consapevoli da parte dei consumatori.
4. L’inadeguatezza e l’inefficacia della leva fiscale, anziché una adeguata educazione, quale strumento per indirizzare i cittadini verso stili di vita sani e una dieta equilibrata.
