Da pochi giorni è una realtà Clotilde Bistrot, il nuovo ristorante gourmet dell’Hotel Windsor (Via Galileo Galilei, Milano) ha inaugurato un nuovo stile, portando una ventata di novità e freschezza nel capoluogo meneghino. Non solo ristorante, caffetteria per le prime colazioni e bar per merende e aperitivi. Un locale completamente ridisegnato da Cierreesse. azienda brianzola specializzata in arredamenti per pubblici esercizi.
“Nel 1800, al tempo della principessa Clotilde, i cuochi meneghini celebravano la semplicità delle materie prime, il loro legame con la natura e le stagioni. Era una cucina di prodotto, con pochi passaggi di lavorazione e con un grande rispetto per la sua origine. Questi sono i principi che hanno ispirato la filosofia di Clotilde Bistrot: recuperare quella devozione per gli ingredienti di qualità, interpretati in chiave moderna ed esaltati in tutta la loro nobile semplicità”, così recita la filosofia di questo locale nel cuore di Milano. L’obiettivo, infatti, è quello di aprire la ristorazione d’albergo a un pubblico più vasto, facendo breccia nel cuore dei milanesi e non solo degli ospiti dell’Hotel Windsor. Si tratta del luogo ideale dove pranzare o prendere un caffè, per chi abita o lavora in zona, oppure un “destination point” per la sera, grazie a un menù da bistrot molto ricercato, per una clientela più sofisticata.
Durante la settimana una gamma completa di snack dolci e salati, bevande calde e fredde dalla caffetteria accolgono i milanesi per la colazionee. Nel weekend spazio al Brunch al Buffet. A pranzo si può scegliere tra i piatti unici e le insalate o tra i tanti panini realizzati con prodotti selezionati e di alta qualità. Per finire il menu della sera che si veste di eleganza e raffinatezza con antipasti, primi, secondi e dolci seguendo tre diversi fil rouge: storia, regione e gourmet.
“Abbiamo studiato l’operato dei cuochi meneghini di fine Ottocento – ha dichiarato lo chef Sabato Manzo – per ideare un menu che non è storico, ma si ispira alla tradizione nella ricerca delle materie prime come nel loro utilizzo. Un menu che cambia tra il pranzo e la cena. Nel primo caso, per esempio, si tratta di una proposta più moderna ma sempre di un certo livello qualitativo, di sera, invece, ci piace ‘raccontare’ un po’ di storia con alcuni piatti come per esempio il nostro risotto che viene mantecato con il burro di panna riposata come si usava un tempo, ovvero un burro molto grasso e che viene lavorato con lo stesso procedimento di due secoli fa”.
Anche l’ambiente segue la filosofia propria del locale: Il progetto è stato ideato e curato direttamente dall’Art director dell’azienda produttrice degli arredi, Santo Scibetta, con il supporto Andrea Curioni. La struttura è stata completamente smantellata e ricostruita ex novo, ottenendo un’altezza utile interna di oltre 5 metri, è stato quindi possibile realizzare un soppalco in grado di offrire alla clientela uno spazio più raccolto al mezzanino e creare una sensazione di ampiezza al piano terreno. L’isola grande centrale ha la funzione di servire l’hotel con le prime colazioni e, per i clienti esterni all’albergo, funge da bar caffetteria, tutto in un ambiente unico e versatile. L’illuminazione è stata studiata con il fine di creare un’ambientazione teatrale e rilassante; i lampadari sono realizzati su disegno e montano lampade con filamenti di carbonio che aiutano a richiamare l’atmosfera retrò. Il locale è elegante, ma non selettivo, caratterizzato da dettagli vintage che si possono notare in piccoli particolari negli angoli più strategici: vasi, lampade, tavoli, divanetti. Insomma tutto è studiato in ogni minimo dettaglio: il progetto grafico di Elena Riva, i menu di Sabato Manzo, i tessuti di Gius Mazzucchi e le lampade di Luca Turrini,senza lasciare nulla al caso e poter offrire alla clientela di Clotilde Bistrot un locale accogliente, caldo, dove sentirsi a proprio agio in qualsiasi momento della giornata.
Clotilde Bistrot: eleganza e qualità a tutte le ore
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