Se dico Riccardo dico…
Paolo. Le sue torte. È bravissimo nel ricercare nuovi gusti.
Se dico Paolo dico…
Riccardo. Sicuramente papà in tutto e per tutto, ma ora anche nonno!
Alla sua età come eri?
Paolo. Ero molto curioso verso le proposte della pasticceria estera, soprattutto francese e svizzera. Appena potevo andavo all’estero per conoscere le proposte internazionali, visitavo le fiere, ricordo numerosi viaggi a Parigi. Lì ho capito che cosa significasse essere MOF. Ricordo la prima volta che ho visto le vetrine di Fauchon: mi è caduta una lacrima per l’emozione!
Alla sua età come ti immagini?
Riccardo. Spero sereno e felice come oggi, continuando a godere delle soddisfazioni che questa professione sa dare, e con un pochino di “saggezza” in più.
Chi è più legato al suo lavoro?
Paolo. Entrambi, è la “malattia” di famiglia!
Riccardo. Superarlo in questo sarebbe arduo, forse impossibile, ma comunque ce la battiamo, in ogni caso la sua passione sa davvero essere contagiosa.
Lui è insopportabile quando…?
Paolo. Quando diventa pedante.
Riccardo. Quando è costretto ad avere a che fare con persone superficiali e pressapochiste.
Che cosa gli invidi?
Paolo. La conoscenza dell’inglese, la padronanza tecnologica e la sua ossessione: tutto deve essere preparato in precedenza, come gli ha insegnato Eliseo Tonti e la scuola svizzera.
Riccardo. Carisma e carattere che gli hanno fatto raggiungere i suoi traguardi e lo accompagnano ogni giorno, ma anche un certo savoir-faire quando serve
Cosa fate insieme?
Paolo. Siamo entrambi tecnici della Icam, entrambi siamo consulenti, attenti alla formazione, condividiamo l’esperienza della Coppa del Mondo, ci confrontiamo sempre nello studio della tecnica e delle ricette.
Riccardo. Abbiamo il piacere di condividere delle belle cene in famiglia con un buon bicchiere di vino, a conclusione delle quali il dessert non manca mai… (lo porto io!).
Avete un settore della pasticceria che prediligete?
Paolo. Io sono molto attento alle decorazioni, alla cioccolateria e alla gelateria. Riccardo predilige le torte, le monoporzioni. Condividiamo la passione per il cioccolato.
Riccardo. Il cioccolato, in tutte le sue interpretazioni.
Che cosa ti piacerebbe fare con lui?
Paolo. Uno studio con laboratorio, dove ospitare piccoli incontri internazionali per affinare la tecnica, scambiarsi opinioni, fare formazione.
Riccardo. Condividere l’impegno di ideare e realizzare un bel progetto a quattro mani.
Il suo difetto?
Paolo. È molto intransigente, si lascia coinvolgere troppo dal lavoro.
Riccardo. Per sua e mia fortuna non gliene riconosco (non lo dico per eccesso di politically correct).
Un consiglio…
Paolo. Ricordarsi di avere una famiglia…
Riccardo. Non ti scordare mai di continuare ogni giorno a goderti la vita come sai fare, anche nelle piccole cose.
Dicono che siete uguali, quando…
Paolo. Quando, mentre lavoriamo, ci divertiamo e ridiamo.
Riccardo. Nel rispondere al telefono! Scherzi a parte nel perderci in discussioni e chiaccherate infinite sulle mille sfaccettature della nostra professione.
Digli qualcosa, grazie a Dolcesalato, che avresti sempre voluto dirgli e non gli hai mai detto…
Paolo. Di avvicinarsi di più al mondo dell’arte, di curare maggiormente la parte creativa.
Riccardo. Impossibile ringraziarlo abbastanza per come ha saputo e sa essere prima di tutto papà, poi amico e anche “collega”; un esempio che mi auguro di poter eguagliare in futuro, ma gli sono grato anche di come mi ha saputo trasmettere l’amore per questa professione, senza dogmi, ma solamente con la passione…!
Chi è Paolo Magni. A 15 anni lavora presso alcune pasticcerie in qualità di apprendista. Dal 1967 al 1969 frequenta la Scuola di Pasticceria ELNAC di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti e vincendo il primo premio del concorso di fine anno. Nel 1972 trionfa al concorso “Le quattro stagioni” presso la fiera di Milano. Nel 1973, a Rimini, si aggiudica la medaglia d’argento al concorso con il tema “Soggetto giapponese”. È nominato Capo squadra del team italiano nei vari concorsi internazionali. Nel 1983 si aggiudica l’Oscar d’oro nel concorso “I lavori di zucchero in pasticceria”. Nello stesso anno vince il Cornetto d’oro per “Le decorazioni artistiche”. Nel 2000 partecipa al “Campionato del Mondo di pasticceria” dove vince la medaglia d’argento e nel 2002 si aggiudica il podio più alto vincendo la medaglia d’oro. Nel 2003 è medaglia di bronzo nella “Coppa del mondo di gelateria”. Nel 2004 è eletto “Pasticciere dell’anno” dai membri dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani. Nel 2005 e nel 2007 vince la medaglia d’oro nella “Coppa del mondo di gelateria”. È stato nominato Presidente della Giuria Internazionale per la selezione dei componenti dei team delle varie nazioni che parteciperanno alla prossima “Coppa del mondo di gelateria”.
Chi è Riccardo Magni. Chef pasticciere, professionista attivo da oltre due decenni nel mondo della pasticceria, inizia il percorso lavorativo accanto al padre Paolo alternando il lavoro del laboratorio a un percorso di crescita professionale fatto da numerosi corsi di formazione presso l’École Lenôtre a Bellouet Conseil in Francia, il Richemont di Lucerna in Svizzera, Cast Alimenti e Arte Dolce in Italia. Ha maturato notevoli esperienze a livello nazionale e internazionale in contesti di alto valore professionale, tra i quali il Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio (5 stelle de luxe), il ristorante l’Albereta del pluristellato Gualtiero Marchesi, la storica pasticceria confetteria Cova di Milano, la pasticceria “Balzer 1850”, locale storico in Bergamo. Attualmente svolge l’attività di consulente per importanti aziende e di docente per note realtà di formazione come Chocoscuola Icam, Alma Scuola Internazionale di Cucina, Dado School Pomati, Arte Dolce e Chef’s School Hong Kong. La sua specializzazione nella figura di consulente pasticciere lo vede impegnato a tutto campo nei differenti ambiti della pasticceria, anche al di fuori dei confini nazionali. Parteciperà alla Coppa del mondo di Lione con l’équipe Svizzera.