Sono appena arrivata alla stazione di Losanna. Esco e mi si staglia alla vista una città diversa da quella che mi aspettavo.
La metropolitana è la prima sorpresa: le fermate principali sono anticipate da un suono che contraddistingue il quartiere. Così la fermata vicino alla famosa scuola di danza Rudra-Béjart, fondata dal grande coreografo Maurice Béjart è anticipata dal suono delle scarpette di danza , così come quella nei pressi del quartiere Flou da uno scroscio d’acqua che richiama un ruscello. Non è la città svizzera che ti aspetti, respiri un’aria mediterranea. In albergo, prima di inoltrarmi nelle vie della città, consulto Google, Wikipedia, il sito dell’Ente del Turismo Svizzero, cerco la storia, le particolarità di una città sorprendente. Chiudo il computer e decido di perdermi nella città amata da Charlie Chaplin, Bejart, Coco Chanel, Sting e molte altre celebrità. Un’altra cosa che scopro è che l’antica tradizione del mercato di frutta e verdura, è un forte richiamo turistico ed è un modo per non perdere un’identità legata a tradizioni agricole.
Vietato a chi non ama i formaggi
Ma è già ora di pranzo. La prima sosta è presso Pinte Besson, una vera istituzione per la città di Losanna. Qui secondo molti si può gustare la migliore fonduta. E’ la più antica brasseria della città, aperta nel 1780 da un commerciante locale di vini. Il locale, sovrastato da una volta a botte, offre i piatti tipici della cucina della Svizzera francese, il cui grande protagonista è il formaggio. In un’atmosfera che sa di legno invecchiato, si respira ancora quello spirito familiare che l’ha resa giustamente celebre.
Alla ricerca dello spirito della città di Losanna
Dopo essermi rifocillata , cammino per strade curatissime ma allegre e seguo la mia guida che mi conduce a passo sicuro a scoprire monumenti, chiese, quartieri che hanno reso famosa la città vaudese. Vedo la tabaccheria dove Simenon, creatore dell’indimenticabile commissario Maigret, comprava gli immancabili sigari e le vetrine di cioccolaterie che ricordano che Losanna è la città del cioccolato. Io vi segnalo due chicche da non perdere: una testimonianza della storia antica di Losanna e la più moderna vita notturna della città. La storia della città è testimoniata dalla Cattedrale di Notre- Dame, uno degli edifici gotici più rappresentativi, che conserva al suo interno il bellissimo organo progettato dall’italiano Giorgio Giugiaro.La modernità è rappresentata dal giovanissimo quartiere Flon, che negli ultimi anni è diventato simbolo d’innovazione ed è la testimonianza
di come si possano recuperare con successo ex quartieri industriali degradati. Interamente pedonale, il Flon, una zona di magazzini abbandonata negli anni 50, è il quartiere del divertimento.
Lausanne Palace&Spa
Inaugurato nel 1915, il Lausanne Palace&Spa si fregia di ben 5 stelle. Al suo interno trovate il famoso ristorante, La Table d’Edgard, insignito di una stella Michelin, conquistata grazie all’offerta di una cucina creativa, che magnifica un ingrediente considerato preziosissimo, capace di esaltare il sapore di qualsiasi prodotto: l’olio extra vergine di oliva. Prenotando, è possibile cenare in cucina, assistendo così a uno spettacolo insolito: la visione della brigata al lavoro. Lo chef Edgard Bovier, originario del Vallese, grande sostenitore della cucina mediterranea, ama cucinare piatti di pesce, accompagnati da verdure, mixando i sapori della cucina ligure con quelli della Costa Azzurra. Acciughe, olio, peperoncino, cipolla sono ingredienti immancabili tra le sue proposte. Il suo menù rispetta la stagionalità ed è costruito, esaltando i prodotti selezionati tra i migliori produttori locali e non. La città di Losanna ha una particolarità assai originale: il Comune possiede delle vigne, da cui è prodotto un vino, che viene poi venduto all’asta. Ebbene lo stesso Lausanne Palace&Spa coltiva, presso l’albergo, delle viti e produce qualche bottiglia di buon vino rosso, messa all’asta, il cui ricavato viene devoluto in beneficenza.
www.lausanne-palace.ch
E il vino di Losanna? Una sorpresa
Fra la località di Grandvaux e La Conversion c’è un sentiero chiamato “de la Ligne”, che costeggia la linea ferroviaria Losanna – Berna, immersa fra i vigneti del Lavaux, dichiarata 7 anni fa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Da qui vi rendete conto di quanti vigneti circondino Losanna e potete godere di un paesaggio mozzafiato aperto su 10mila terrazzamenti, che degradano sulle acque del lago da Losanna a Montreux. Su un territorio relativamente piccolo, i viticoltori della regione sono riusciti a dare vita a vini d’eccellenza, di cui 8 denominazioni vodesi che possono essere degustati in più di 20 cantine. Io ho visitato la cantina Lavaux Vinorama (www.lavaux-vinorama.ch), dove sono proposti circa 170 vini della regione, dei quali una selezione può essere degustata al bar oppure nello spazio di degustazione. Un film in 8 lingue permette di scoprire il lavoro eroico dei viticoltori del Lavaux.
LE Bleu Lézard, 15 anni e non dimostrarli
Altra sosta all’insegna della gastronomia al Le Bleu Lézard. Alla base del suo successo le idee e lo spirito innovativo della famiglia Wegmüller. Non solo food, ma anche divertimento assicurato da feste a tema e concerti che propongono musica pop ma anche reggae. La cucina è d’ispirazione francese, attenta alla qualità e presentata in modo moderno. Gilles Wegmüller, AD del locale, ci spiega che: “il successo del Le Bleu Lézard , come quello degli altri ristoranti e pub gestiti dalla mia famiglia, è stato determinato dal fatto di essere stato tra i primi a portare in città un tipo di intrattenimento diverso da quello classico. Abbiamo colmato una mancanza, siamo arrivati prima di altri. Oggi è più difficile, il mercato è saturo, la competizione più forte, ma noi abbiamo avuto il merito di concorrere alla trasformazione di Losanna, rendendola città attraente per molti giovani”. Solo questo? “ Anche una grande professionalità, una lunga esperienza. Io e mio fratello abbiamo frequentato la scuola di formazione alberghiera di Losanna, dove abbiamo imparato quanto è importante non trascurare la gestione e l’amministrazione di un ristorante, e poi abbiamo fatto numerose esperienze all’estero. La carta vincente è costruire un team agguerrito, costituito da persone che conoscano il vero significato della parola “qualità”. Ogni dipendente è importante e deve condividere l’obiettivo comune: il successo del locale”. www.bleu-lezard.ch
Di Monica Viani
Losanna: città da scoprire
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