Dal 14 dicembre scorso sono cambiate le norme sull’etichettatura dei prodotti alimentari. «Il regolamento UE 1169/2011, c.d. “Food Information Regulation” – spiega a Dolcesalato l’avvocato Dario Dongo, esperto di diritto alimentare europeo, fondatore di FARE (Food & Agriculture Requirements) e GIFT – ha riformato la disciplina generale dell’informazione al consumatore relativa ai prodotti alimentari. A decorrere dal 14 dicembre 2014 la gran parte delle prescrizioni ivi contenute entreranno in applicazione e ciò comporterà – a partire da tale data – l’utilizzo, da parte degli operatori, di etichette conformi alle nuove regole».
I dati da mettere in etichetta
A. Il nome dell’alimento
B. La lista dei suoi ingredienti, con evidenziamento di:
C. qualunque ingrediente allergenico*, anche solo in tracce o in forma derivata, presente nell’alimento o in suoi ingredienti.
D. La quota, nella ricetta, di eventuali ingredienti caratterizzanti;
E. La quantità netta dell’alimento.
F. Il termine minimo di conservazione (‘da consumarsi preferibilmente entro …’) o la data di scadenza (‘da consumarsi entro …’), quest’ultima per i prodotti rapidamente deperibili da un punto di vista microbiologico.
G. Condizioni particolari di conservazione (con specificazione delle temperature) e/o di utilizzo.
H. Il nome e l’indirizzo dell’operatore professionale alimentare sotto il cui nome l’alimento viene commercializzato (o il nome dell’importatore, per i prodotti di provenienza extra-UE);
I. il Paese di origine o il luogo di provenienza, nei casi previsti.
J. Istruzioni per l’uso, qualora la loro omissione possa rendere difficile un uso appropriato dell’alimento
K. Relativamente alle bevande contenenti più del 1,2% di alcool per volume, il grado alcolometrico.
L. Una dichiarazione nutrizionale, obbligatoria per la quasi totalità dei prodotti a partire dal 14.12.16. Le confezioni che già rechino una tabella nutrizionale dovranno invece venire aggiornate rispetto al nuovo schema già a partire dal 14.12.14.
*Gli allergeni di cui al precedente punto (c) dovranno venire comunicati ai consumatori anche in ipotesi di vendita di alimenti sfusi o preincartati.
Per leggere l’intervista completa a Dario Dongo non perdete il numero di gennaio di Dolcesalato!