Perché nonostante la crisi non riusciamo a negarci il piacere di una torta o di un gelato? E’ un “lusso democratico”, che ci permette ancora di sognare e di accettare la perdita di status sociale. E’ una gratificazione che ci possiamo ancora permettere. Ci piacciono le novità, oggi il consumatore è, come sostiene Bauman, “un cercatore di emozioni”, poco fedele, alla ricerca di prodotti che gli consentano di sognare. Ecco perché vince il prodotto “per noi” e non quello massificato. Il consumatore vuole sapere perché sta acquistando un prodotto, come è fatto, che cosa lo rende unico. Si compra l’illusione che quel prodotto sia stato fatto esclusivamente per noi. I grandi gruppi industriali se ne sono accorti e cercano disperatamente di personalizzare ciò che non può esserlo. Oggi tutti temono una sola cosa: essere considerati privi di un’identità. E’ la possibile riscossa del negozio, che può sfruttare la crisi del grande e spersonalizzante centro commerciale, costruito in funzione delle esigenze di famiglie numerose. Oggi assistiamo a una società sempre più fatta da single e da anziani con problemi di mobilità, ma soprattutto con persone desiderose di essere riconosciute per la loro “unicità”. Monica Viani
Il potere della pasticceria:fare sentire il cliente unico e speciale
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