Il vino, il formaggio, l’ospitalità, la cultura, il mangiare bene…Vi raccontiamo il nostro viaggio
La manifestazione “Vino in Villa” è l’occasione per conoscere un territorio e il piacere di viaggiare. Se per voi il viaggio è piacere, relax, ricerca del benessere, siete benvenuti nel club, fortemente in espansione, di chi vuole cercare i paradisi dello spirito e del corpo. Noi vi proponiamo un percorso, ma vi invitiamo a visitare la Valdobbiadene e a crearvi il vostro tour enogastronomico e non solo.
Duca di Dolle: un vino nobile
Ci vuole passione per il vino. Come quella di Andrea Baccini, un produttore che, in materia di innovazione, è un’autorità. Andrea proviene dal mondo della ricerca e dello sviluppo e, dopo aver acquisito nel 2011 la Tenuta Duca di Dolle, sulle colline di Rolle di Cison di Valmarino (TV) nel cuore della zona di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, ha puntato tutto sulla qualità e sulla sostenibilità ambientale. Il suo sogno? Avere una cantina di proprietà dove vinificare i propri vini. A consacrarlo un imprenditore che ama l’innovazione è sicuramente stata la scelta adottata nel 2011: la vendemmia a temperatura controllata. Le uve, appena raccolte, sono caricate su automezzi refrigerati. Con il controllo delle temperature – dalla vigna alla pigiatura- si evita la formazione di fermentazioni indesiderate che potrebbero tradursi in difetti del vino. Noi abbiamo incontrato Andrea in occasione della manifestazione “Vino in Villa”, il Festival Internazionale del Prosecco Superiore, svoltosi al Castello di San Salvatore di Susegana, in provincia di Treviso. Ci accoglie presso il Relais Duca di Dolle, un agriturismo di charme, ricavato dall’antico eremo camaldolese del 1500, ristrutturato nel rispetto della struttura originaria. Ed è subito l’occasione di assaggiare i suoi vini proposti con pane, grissini, formaggi e salumi tutti rigorosamente artigiani. Degustiamo in anteprima la novità assoluta della collezione 2014: lo Spumante Superiore di Valdobbiadene DOCG Cartizze, prodotto in un ettaro di vigneto a Santo Stefano di Valdobbiadene, zona della Docg Cartizze. E’ l’unica referenza non biologica dell’annata 2013. Una scelta di estrema trasparenza: sarebbe, infatti, impossibile parlare di vino biologico, vista la vicinanza di altri vigneti, di cui non si può assicurare lo stesso rispetto ambientale. Non ci asteniamo dal provare anche le altre proposte: una produzione limitata – circa 26.000 bottiglie all’anno- che comprende il Prosecco Spumante Docg Brut e l’Extra Dry, lo Spumante Docg “Rive di Rolle” Brut Cuvèe, un vero e proprio Cru aziendale, prodotto in serie numerata e limitata a 6000 bottiglie a partire da un singolo vigneto (“riva” nel dialetto locale) vecchio di oltre 50 anni e che a partire dall’annata 2013 sarà anch’esso certificato Biologico. Il mio preferito? Lo Spumante Docg “Rive di Rolle” Brut Cuvèe, un vino realizzato con uve provenienti da vigneti di uva Glera. Di colore giallo paglierino, con bollicine fini e persistenti, profuma di fiori leggermente agrumati, con una nota di mela verde. Equilibrato, con un retrogusto amarognolo, è perfetto per accompagnare antipasti di pesce e verdure, salumi crudi poco speziati. Da provare anche con primi e secondi delicati.
Se volete continuare a leggere come prosegue il nostro viaggio, non perdete il numero di giugno/luglio/agosto di Dolcesalato
Monica Viani