Il 4 giugno presso lo Sheraton Diana Majestic si è svolto l’evento Q.B. – Quanto Benessere in Cucina. Protagonista lo chef stellato Davide Oldani, Ambassador per Truvia®, il dolcificante di origine naturale e senza calorie, il cui principio edulcorante è estratto dalla parte più nobile della foglia di Stevia, pianta sudamericana responsabile del potere dolcificante duecento volte superiore rispetto allo zucchero, combinato a un’esclusiva selezione di aromi naturali in grado di conferire al prodotto un gusto unico.
Esaltare il gusto nel rispetto della salute
Introduce Davide Oldani la nutrizionista Evelina Flachi: “ Per i nutrizionisti è spesso un problema affrontare il tema di come tenere sotto controllo l’apporto di zuccheri assunti durante la giornata. Molte persone non vogliono rinunciare al piacere del dolce, che è gratificante. Eppure tenere sotto controllo gli zuccheri fa parte dell’acquisizione di un approccio positivo nei confronti della salute”. Davide Oldani, ambasciatore di Expo 2015, mentre prepara “Zafferano e Riso alla milanese” e “Caffè bianco setato, Polvere di cacao, Gelato all’eucalipto e Mandorle tostate”, spiega: “La mia sfida in cucina è mantenere il gusto della tradizione, eliminando ciò che non fa bene al nostro corpo, come, ad esempio, i grassi”. Come definisci la tua cucina? “Una cucina che esalta il gusto nel rispetto della salute. Io tengo in altissima considerazione l’ingrediente e chi lo ha prodotto nel nome dell’eccellenza. La mia è una cucina del togliere, rifuggo dalla pesantezza”.
Il futuro? Una cucina senza sale e senza zucchero
Il futuro della cucina? “Lavorando e studiando molto, si potrà arrivare a una cucina senza sale e senza zucchero. Si arriverà così alla vera essenza del cibo”. Il compito del cuoco di oggi? “ Il cuoco moderno ha un compito in più rispetto al passato: quello di fare stare bene le persone. Così si deve studiare per limitare l’utilizzo dei grassi e degli zuccheri. Il gusto dolce non va eliminato, ma va ricercato attraverso l’utilizzo di prodotti salutari”. Quale è il giusto approccio alla tavola? “Equilibrio, varietà e moderazione. Si devono dimezzare le porzioni, il pane, a lievitazione naturale, va servito con i secondi piatti e non prima. A casa acquistare di meno e consumare subito”.
Etica e cucina: il trionfo dell’armonia
La cucina deve rispondere ai dettami dell’etica? “Assolutamente sì. In un menù è importante costruire l’armonia. E’ proprio quest’ultima a dare significato alla cucina, a fare sì che si rispetti il valore nutrizionale e così la salute. Inoltre il “piatto armonico” non annoia, perché non c’è ripetizione. La mia è una cucina circolare: già nell’antipasto c’è un richiamo al dolce, così come nel dessert aggiungo sempre una nota salata”.
Di Monica Viani