Con la collega Annabella sono andata a Parigi per Europain. E’ stata l’occasione per visitare il centro di Parigi, osservando numerose vetrine di gelaterie e pasticcerie. Sorpresa, fuori di molti locali, in particolare del modaiolo quartiere del Marais, area pedonale, abbiamo visto code lunghe, come in Italia si vedono solo quando le griffes, come Armani o Versace, fanno i saldi nel quadrilatero della moda di Milano. Il tutto per poter gustare un cono gelato o acquistare dolci, venduti a un prezzo superiore a quelli che normalmente si trovano in Italia. Che cosa fa la differenza tra la pasticceria e la gelateria italiana rispetto a quella francese? Ecco alcune considerazioni:
1) la capacità di costruire strategie di marketing, parola sconosciuta a moltissimi artigiani italiani
2 ) investimenti sul web, in particolare sui social network. Significa investire, dare l’incarico a chi lo sa fare, senza improvvisazioni
3) corretto rapporto con la stampa. Se si sfogliano i giornali, non mancano continui riferimenti ai cugini d’oltralpe. L’informazione non passa attraverso l’abuso di pubblicazioni di ricette, ma attraverso la narrazione di storie, che sanno affascinare. La narrazione è complessa, va studiata, non passa attraverso il racconto di barzellette!
4) saper costruire una propria storia e quella dei prodotti che si propongono, dandogli dignità e spesso nuova vita. Sapere recuperare la tradizione, rinnovandola, è un’arte
5) una città bella, pulita, ricca di storia e di cultura è la giusta cornice per invitare ad avere un diverso atteggiamento di acquisto. E allora chiediamo ai Comuni e aiutiamoli a avere una maggiore attenzione rispetto all’arredo urbano. E diciamo sì alle pedonalizzazioni di diverse aree delle nostre città.
6) la forza degli artigiani di essersi imposti come veri artisti, che propongono alla propria clientela opere che non hanno nulla da invidiare ai prodotti dell’oreficeria o della moda. Ma sappiamo quanto sia spinoso questo argomento in Italia!
Di Monica Viani