Il 19 e 20 ottobre 2013 Treviso si lascerà invadere dal gusto, abbandonandosi alle suggestioni dell`arte e della cultura locale ed internazionale. Accadrà durante l’evento TREVISO: DRIPPING TASTE 2013. La rassegna permetterà di scoprire come il tocco di un cuoco e il gesto di un pittore siano parte della stessa intuizione creativa e come dietro l’abilità nell’abbinare nel piatto sapori, texture e colori vi sia lo stesso slancio che trasforma una tela in un’opera da ammirare. Piazze, salotti e atelier faranno vivere la città in modo nuovo, per assaggiare o acquistare i prodotti a Km Zero in tutte le loro forme, dai cicchetti in piazza alle degustazioni guidate ai grandi piatti degli chef. Un vero e proprio itinerario del gusto tra mostre, cicchetteria, cooking show e grandi spettacoli.
L’evento in programma, pronto per la sua seconda edizione, è fin dal titolo un omaggio all’arte contemporanea e si ispira in particolare al grande pittore americano Jackson Pollock (Cody, 28 gennaio 1912 – Long Island, 11 agosto 1956) uno dei maggiori rappresentanti dell’Action Painting e, in un certo senso, precursore del linguaggio gestuale dei moderni chef. Mirare ad ottenere una certa composizione equilibrata, composta di singoli elementi bene accostati sia nella loro cromaticità che nella loro consistenza sono solo i primi dei moltissimi livelli che arte ed enogastronomia possono condividere.
A precedere la kermesse principale che si terrà nel Centro Storico di Treviso, sarà l’evento “Cicchetti al Museo” che in programma il 6 ottobre a Castelfranco Veneto ed il 12 ottobre ad Oderzo, dove verrà rinnovata la fortunata ed innovativa formula di accompagnare i percorsi guidati all’interno dei musei con degustazioni di finger food (cicchetti) filologicamente preparati ed illustrati direttamente dagli chef.
Quest’anno particolare attenzione sarà data anche ai temi legati all’Orto Urbano e ad una cucina eco-sostenibile con laboratori per i più piccoli, cooking show e performance d’artista in cui saranno recuperati spazi urbani abbandonati per un loro utilizzo “green”.
Nel mese di ottobre l’arte e la cucina trevigiana saranno le protagoniste di 3 tappe in altrettante città in quell’area che è conosciuta come il “giardino di Venezia”. Qui gli chef del Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana (Unascom-Confcommercio) metteranno la loro creatività e la profonda conoscenza della cucina locale al servizio dell’arte internazionale, unendo i prodotti stagionali agli eventi culturali promossi nel territorio. Il Gruppo si metterà alla prova in un vero e proprio Festival che unisce il gusto per l’arte alla sperimentazione di una cucina eclettica, dove il prodotto tipico esce dall’archetipo rurale e diviene simbolo di una cultura a tutto tondo. Questa sequenza sarà immortalata dai foodblogger che parteciperanno al workshop fotografico dal titolo “Il Gesto, Il Gusto, Il Volto”, momento in cui prenderà corpo la dedica all’ “Action Painting” di Pollock ritrovando nei movimenti dello chef, i gesti dell’artista. Lo chef che si china sul piatto per delineare le proprie linee del gusto non è affatto lontano dall’operare di un artista che dà vita alle sue opere. Ogni ingrediente è un colore da esprimere, una forma da creare, lasciando alla cultura di chi ne fruisce il compito di completare l’opera… in bocca e nelle proprie emozioni. Apprezzare un piatto o un dipinto come fossero due espressioni diverse di una stessa arte, consente a esperti ed esordienti di vedere con occhi diversi e di gustare in maniera del tutto nuova. E’ questo che vogliono dimostrare gli chef trevigiani ed i loro ospiti nel raccontare dalle “Piazze” fino agli “Atelier del Gusto” tutto un percorso che, dalla cultura rurale, giunge all’esperienza artistica vera e propria. Treviso: Dripping Taste è un’iniziativa realizzata con il contributo di PromoTreviso, Azienda Speciale della Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato di Treviso, e quindi in collaborazione con tutte le quattro Associazioni di categoria presenti in Giunta Camerale.
Il programma completo sarà on line su www.trevisodrippingtaste.it. Tutte le novità si potranno scoprire anche attraverso la pagina Facebook “Treviso Dripping Taste”.
DANZATRICE CON CEMBALI
Rist. Villa Castagna – www.villacastagna.it
Chef Diana Bertuola
Ingredienti per 10 persone
Per i cembali:
1 rotolo di pasta a fillo
100 gr. di burro sciolto
Per la mousse di Morlacco (tipico formaggio d’alpeggio, prodotto nei mesi estivi sul Massiccio del Grappa)
300 gr. morlacco del grappa
300 gr. mascarpone
300 gr. panna da montare
50 gr. miele di sambuco
02 fogli colla di pesce
q.b. sale e pepe
Per le guarnizioni di presentazione:
50 gr di spaghetti al nero di seppia
100 gr miele di sambuco
02 patate novelle medie
01 peperone rosso
50 gr di parmigiano reggiano grattugiato
02 zucchine medie
02 carote medie
10 foglioline di aneto
q.b. olio per friggere
Per la spuma d’olio asolano:
300 gr panna vegetale da montare
100 gr olio extra vergine d’oliva asolano DOP
Esecuzione:
Formare i cembali stendendo 2 fogli di pasta a fillo e sormontarli spennellando le due facce a contatto con del burro fuso. Ricavare con un coppapasta medio 10 cerchi e stenderli su degli stampini ovali rovesciati, formando così dei mezzi gusci. Ripetere lo stesso procedimento utilizzando un coppapasta più piccolo, stendendo i cerchi su delle forme a mezza sfera. Cuocere i due mezzi gusci in forno a 200° per due minuti finché diventano leggermente dorati. Raffreddare e sfornare.
Con l’aiuto della planetaria, lavorare il morlacco con il mascarpone fino ad ottenere una consistenza cremosa.
A parte, ammollare in poca acqua fredda la colla di pesce, quindi scioglierla in 100 gr. di panna vegetale riscaldata e unire al composto di morlacco. Alleggerire il tutto con la restante panna montata e aggiustare (se serve) di sale e pepe. Arricchire con il miele di sambuco e tenere in frigorifero.
Preparare le diverse guarnizioni tagliando sottilmente leverdure con la mandolina.
Le patate novelle, una volta lavate ed asciugate bene, vanno fritte nell’olio extra vergine d’asolo a 170° ottenendo così delle chips fragranti. Asciugare su carta assorbente.
Tagliare anche il peperone a fettine molto sottili. Porle ben stese su carta da forno e cospargere con il parmigiano grattugiato. Seccarle al micro-onde alla massima potenza.
Di seguito affettare le carote e le zucchine. Sbianchirle per pochi minuti in acqua bollente e salata. Raffreddare.
Lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata e raffreddare in acqua fredda. Stendere ogni singolo spaghetto su fogli di silpat (o carta da forno). Seccare in forno a 50° per 5 ore, ottenendo così dei sottili bastoncini croccanti.
Per la spuma d’olio:
Montare al frullatore (a media potenza) la panna vegetale. Quando è ben montata aggiungere l’olio extra vergine d’oliva di Asolo. Amalgamare il tutto e tenere ben fredda in frigorifero.
Presentazione:
Su un piccolo piattino adagiare il mezzo guscio più grande. Con l’aiuto di due cucchiai, formare una quenelle del composto con il morlacco e sistemarla all’interno del mezzo guscio. Porre verticalmente il mezzo guscio più piccolo, avendo cura di tenerlo fisso infilandolo leggermente sulla quenelle.
inserire leggermente sulla quenelle, la chip ed il peperone, appoggiandoli sul mezzo guscio verticale.
Con l’aiuto di una cannuccia, attorcigliare ad elica la zucchina e la carota e adagiarle, leggermente debordanti, sul guscio di base. Spezzettare gli spaghetti alla lunghezza di circa 4 cm. laccarli nel miele di sambuco ed infilarli sulla quenelle, lasciandoli bene in evidenza. Guarnire con le foglie di aneto.
Con l’aiuto di un sac-a-poche formare degli spuntoni di spuma di olio asolano da sistemare sulle verdure.
Note dello chef:
I mezzi gusci di pasta a fillo simboleggiano i cembali che la danzatrice tiene in mano.
Le quenelle rappresentano la capacità dell’artista di modellare.
Le verdure portano le seguenti simbologie:
la patata (leggerezza), il peperone essiccato (la trasparenza), la carota e la zucchina (il drappeggio delle vesti).
Gli spaghetti identificano le “repere” (piccoli chiodini di metallo usati dall’artista sulle sue opere).
La spuma d’olio rappresenta “l’idea, la genialità” dell’artista, così impalpabile ed eterea, quanto piena di gusto, sapore, storia, cultura ed unicità.