Il ristorante Laurin di Bolzano dà il benvenuto al sommelier Davide Ungaro

Il ristorante Laurin di Bolzano dà il benvenuto al sommelier Davide Ungaro

Lo storico ristorante Laurin, nel cuore di Bolzano, dà il benvenuto a Davide Ungaro, sommelier con la passione per la sperimentazione di etichette di nicchia. Il team, guidato dal maître Christian Jungl, si arricchisce di una figura professionale, la cui esperienza aiuta gli ospiti ad abbinare il giusto vino ai piatti scelti. Guardando l’attuale menu autunnale che lo chef Manuel Astuto propone agli ospiti, la scelta ricade ad esempio sul Pinot Bianco Castel Juval: con la tartara di manzo, pane svedese e burro di malga altoatesino, l’acidità del vino bianco si abbina bene con le spezzature del piatto. Ha un odore di mela, pera e pesca, anche di frutta esotica e mandorla: ideale per accompagnare un tale piatto. Con il maialino da latte cotto a bassa temperatura con patate La Ratte e finferli, il vino consigliato è il Pinto Nero Franz Haas: le caratteristiche note di frutta rossa e il bouquet rotondo armonizzano perfettamente con questo piatto autunnale.
In questo vino vengono esaltati i sentori di bacche rosse, ciliegie e frutti di bosco e per questo si rende adatto a svariati abbinamenti. Il traguardo di tutto il team di sala e cucina è sempre la soddisfazione degli ospiti: stupirli con sapori e aromi il cui abbinamento crea un armonico percorso di food and wine da esplorare con i 5 sensi. Irripetibile ed unico. Esperienza sensoriale guidata da tre top figure: chef, maître e sommelier.
Davide Ungaro, classe 1984, ha una grande passione per il vino e vanta tanta esperienza nei più prestigiosi ristoranti svizzeri e italiani: il nuovo sommelier del ristorante Laurin di Bolzano, ha le idee chiare quando si parla del nettare di Bacco: “Mi piace sperimentare e lavorare con piccoli produttori o prodotti di nicchia proponendo delle chicche alla clientela; vorrei cercare di trasmettere la filosofia e la cultura che sta dietro ad un determinato vino”. La sua predilezione sono i vini bianchi molto secchi e minerali come possono essere dei sauvignon blanc alto atesini o gli alsaziani, mentre per i rossi è più orientato verso le cuvée morbide ed avvolgenti con tannini molto eleganti, ma ci tiene a sottolineare che non ha una preferenza a priori, in quanto la scelta è sempre da abbinare al piatto. Tra i progetti in cantiere di Davide Ungaro c’è quello di personalizzare la carta del vino senza lasciarsi condizionare dai grandi nomi. “Sono molto oggettivo nelle mie ricerche e mi lascio guidare dall‘effettiva qualità del prodotto” parola di sommelier.

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