L’evoluzione della colazione

L’evoluzione della colazione

La colazione fa tendenza, legata al territorio, gourmand o internazionale, è finalmente diventata un’abitudine alimentare per molti. Alla manifestazione “Un altopiano da gustare”, alla prima colazione appositamente preparata dagli chef per il grande pubblico nella Piazza dello Stadio del Ghiaccio di Asiago è seguito un convegno dedicato proprio a questo importantissimo pasto. Relatore, il dottor Andrea Poli, direttore scientifico della Nfi, Nutrition Foundation of Italy, Centro Studi no-profit dell’Alimentazione. “La colazione è indispensabile per uno stile di vita appropriato. 70.000 persone sono state sottoposte ad un attento studio ed è emerso che, chi faceva una regolare colazione, correva meno rischi d’infarto. Il rischio è ridotto del 20-30%. Si abbassa poi il colesterolo, si aiuta a mantenere sotto controllo il peso, senza far perdere acqua e massa muscolare. Il problema di chi rischia il sovrappeso è controllare la sazietà: chi fa colazione arriva al pranzo senza provare la fame assoluta, che fa mangiare qualsiasi cosa. Chi fa regolare colazione ha circa il 25% di probabilità in meno di aumentare di peso di almeno 5 kg nel tempo rispetto a chi non la fa mai. Ricordiamo che breakfast significa rompere il digiuno. Durante la notte non si mangia e il cervello, al risveglio, ha bisogno di glucosio”. La prima colazione ideale? “Deve essere completa, varia, equilibrata, regolare e piacevole. Deve comprendere i cereali (pane, biscotti), frutta e latticini (latte, yogurt per avere proteine e calcio). La colazione rappresenta il 20% delle calorie necessarie per fare fronte a una giornata”. Gli chef presenti al convegno tutti d’accordo: il cuoco deve proporre colazioni piacevoli, varie e con prodotti di qualità. La tendenza? La colazione che propone prodotti legati al territorio. Di Monica Viani

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