Se McDonald’s, il colosso statunitense del fast food, ha deciso di presidiare il mercato italiano della prima colazione non può essere certo un caso. Lo confermano i dati: l’Italia è il paese europeo dove si consumano più colazioni fuori casa: il 47% delle consumazioni vengono fatte durante la mattinata, contro il 31% della Spagna il 17-18% di Germania, Gran Bretagna e Francia. (Anno terminante Giugno 2013 – Fonte: NPD Group. Ristorazione informale fuori casa, nostro mercato di riferimento).
Breakfast: un momento di consumo che resiste alla crisi
Da una ricerca condotta da NPD Group emerge che nel 37% dei casi la colazione fuori casa è un rito, un piacere; per il 33% rappresenta anche una comodità: un modo per risparmiare tempo. Il fattore relax acquisisce maggiore importanza durante il week-end, quando il tempo a disposizione aumenta: si cerca infatti un posto speciale per fare colazione, che offra qualcosa di particolare, dove portare la famiglia o incontrarsi con gli amici in totale rilassatezza.
Un’ulteriore ricerca gnresearch svela che il 69% degli Italiani non ha cambiato la frequenza con cui fa colazione fuori casa nonostante la crisi. Le motivazioni restano il tempo risparmiato (39%), ma anche il desiderio socializzazione (26%).
Insomma, quello della prima colazione fuori casa è un rito che resiste alla crisi economica, con oltre 140.000 bar in Italia e un volume d’affari di 11 miliardi di euro all’anno, che rappresenta il 18% del mercato della ristorazione informale fuori casa. Lo scontrino medio a colazione è di 2,3 euro, con caffè o cappuccino nell’83% dei casi, prevalentemente accompagnati da una brioche, nel 61% dei casi.
La strategia di McDonald’s: diversificare l’offerta e coccolare il cliente
Una scelta classica, ma in qualche modo anche l’unica possibile data la staticità dell’offerta dei nostri locali per il pasto mattutino. Tant’è che l’azienda americana – per iniziare a presidiare questo mercato – punta proprio sul claim “la colazione che non c’era”, con un’offerta di prodotti meno usuali sui banconi dei nostri locali. Non solo caffè o cappuccino, quindi, ma anche yogurt e frutta; pane burro e marmellata; pancake con sciroppi vari; bagel salati, uova e pancetta ed EggMcMuffin, un sandwich a base di uova, pancetta e formaggio già presente nei ristoranti del brand in molti altri paesi.
«Vogliamo andare a presidiare maggiormente il segmento della colazione con una proposta unica sul mercato italiano» ha commentato Marco Ferrero, direttore marketing e comunicazione di McDonald’s Italia. Una proposta che – nelle intenzioni dell’azienda – va verso un’idea di slow breakfast e invita i clienti a prendersi il tempo necessario per il pasto più importante della giornata in un ambiente accogliente e rilassante dove sono a disposizione wi-fi gratuito e quotidiani.
Prima colazione: un’opportunità da non perdere
A quanto pare quindi il mercato della prima colazione offre opportunità interessanti nonostante l’attuale situazione di crisi economica. Cosa imparare dalla strategia della multinazionale Usa quindi? Innanzi tutto a diversificare l’offerta con prodotti meno diffusi del classico – seppur irrinunciabile – cornetto. Idee golose, ma anche prodotti che guardano alla salute e al benessere. Ma non è tutto. Sarà sempre più importante curare l’ambiente, creando un’atmosfera confortevole e rilassante: quotidiani e wi-fi sono plus importanti per chi desidera dedicarsi un momento speciale prima di iniziare la giornata. Sul numero di novembre di Dolcesalato, ora in lavorazione, parleremo ampiamente di questi temi, con tante idee, proposte e suggerimenti per valorizzare il momento del pasto mattutino in tutti i canali, non solo nel bar e in pasticceria, ma anche in panificio e – perché no – in gelateria! Stay tuned…
Per chi vuole provare in anteprima la colazione di McDonald’s il 22 e il 23 settembre, dalle 7.00 alle 10.30, nei 300 ristoranti aderenti verrà offerto a tutti coloro che faranno colazione un caffè, un cappuccio o un EggMcMuffin.