Andrea Aprea propone un menù accompagnato da cocktail a base di grappa

Andrea Aprea propone un menù accompagnato da cocktail a base di grappa

Distilleria Bocchino, per esporre la sua nuova strategia di conquista di nuove fette di mercato, ha presentato in primavera presso il Ristorante Vun – Park Hyatt di Milano uno show of taste, un vero e proprio spettacolo del gusto. I prodotti della Cantina Privata Bocchino sono stati i protagonisti di un intero pranzo, grazie alle creazioni “esclusive” realizzate in collaborazione con i professionisti del Park Hyatt Hotel – Andrea Aprea, chef Ristorante Vun, Valentina Benedetti, sommelier Ristorante Vun, Andrea Rella, Barman e Responsabile del Park Hyatt Bar e Nicola Ultimo, Restaurant Manager Ristorante Vun. Sono stati proposti abbinamenti curiosi, originali, tutti da gustare a pranzo. Obiettivo? Garantire il sapore originale della grappa, mixandola con ingredienti particolari. Si è voluto dimostrare come fosse possibile ampliare le occasioni di consumo della grappa, promuovendo un bere responsabile e socializzante.
Mi può dare la sua definizione di cibo?
“Tre parole esprimono perfettamente il mio concetto di “cibo”: cultura, tradizione e innovazione”.
Quali ingredienti preferisce usare nella sua cucina?
“L’olio extravergine d’oliva e la mozzarella di bufala”.
Quali sono state le difficoltà a preparare un pranzo che prevedesse l’abbinamento dei piatti con la grappa servita sotto forma di cocktail?
“E stato molto interessante per che si è rilevato un abbinamento vincente, lo definirei più che”azzeccato!”
Quale errore pensi di aver evitato?
“Abbiamo solo cercato di far emergere sia il cibo che la grappa creando il giusto equilibrio, senza che si sovrapponessero tra loro”.
In quali occasioni puo essere proposto un pranzo o una cena a base di grappa?
“Lo proporrei senza problema sia per un pranzo che per una cena. Dopo questo evento in collaborazione con la Distilleria Bocchino ne ho avuto ulteriore conferma”.
Per saperne di più e non perdere le ricette leggi il numero di settembre di Dolcesalato. Di Monica Viani

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