C’è un’Italia che non teme la crisi: ha scoperto l’innovazione e di conseguenza ha visto crescere il fatturato. Certo uscire dalla recessione non è facile, ma chi si ferma è perduto. Primo nemico da superare: la paura. Poi occorre imparare a osservare e a ricercare con uno sguardo a 360° sul mondo. La contrazione si vince solo rilanciando e pensando alla grande. Obiettivi da raggiungere: diversificare i prodotti offerti, farsi conoscere, non abbassare la qualità. Mezzi: maggiore informazione, imparare le leggi del marketing, capire il mercato per intercettare i cambiamenti e studiare nuove proposte. La crisi c’è, ma c’è anche un’Italia che la attraversa, creando occupazione, innovando, facendo conoscere il Made in Italy. In piena recessione, tra le piccole e medie imprese (sono il 99%), il 31,6% ha aumentato il fatturato oltre il 10% e il 37% ha ridotto della stessa quota il debito finanziario. Tra maggiori ricavi (+12%), export in salita (+3,9) e imprese artigiane in espansione (per il 24% è +2 %) il 37% delle imprese va controcorrente. I giovani, descritti spesso come una generazione perduta, devono scoprire il coraggio e tanti lo fanno, puntando sul web, sulle nuove tecnologie, avviando mille start up all’anno. Non sto minimizzando i tempi duri che stiamo vivendo. Purtroppo la recessione è lunga, con esiti imprevedibili, ma per uscirne serve anche fare conoscere le esperienze positive, come abbiamo fatto noi su questo numero, dedicato alla speranza e all’ottimismo.
Certo ciò che vale per un singolo, spesso non vale per tutti, ma dà fiducia conoscere le storie di chi ce l’ha fatta. Qualche consiglio: vince chi è veloce, ce la fa chi batte gli altri sui tempi; guardare all’estero, acquisire capacità organizzativa; usare la tecnologia, che oggi rappresenta il vecchio volantino, per farsi conoscere; costruire una squadra che vuole avere successo. E poi non sottovalutare,in un mondo maschile, le capacità delle donne, che spesso hanno grandi doti organizzative. Secondo il rapporto Cerved, le piccole aziende guidate da donne incrementano il fatturato e chiudono in utile. Il sorriso di una donna aiuta a vendere! Siamo d’accordo: questo non basta. Vincente è il mix di età, nazionalità, generi, ingredienti che aiutano un’azienda, per l’ alto tasso di differenze, a capire più facilmente dove andare. E allora cambiamo prospettiva, come quando si guarda il bicchiere riempito a metà, stiamo vivendo anni di crisi o di opportunità? Di Monica Viani
Piccoli artigiani crescono
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