Per evitare frodi in tutti i paesi della UE sarà vietato l’utilizzo delle oliere o di bottiglie senza indicazioni di provenienza. La nuova legge è stata approvata dai paesi che producono olio, tra cui l’Italia. Diventa obbligatoria la segnalazione dell’origine del prodotto, il lotto di appartenenza e la presenza di un tappo che renda impossibile riempire di nuovo la bottiglia. In realtà l’Italia aveva già adottato una legge simile, tanto da essere sottoposta a procedura d’infrazione. I regolamenti europei prevedono che dalla data di promulgazione di una legge si rispetti un termine di sospensione di 12 mesi. Così in Italia al momento è stata sospesa la norma della leggibilità dei caratteri e del tappo antirabbocco. L’olio conosce lo stesso destino che qualche anno fa toccò allo zucchero, non per motivi di contraffazione, ma di igiene. Così bandite le zuccheriere, si passò alle bustine confezionate. In realtà la UE aveva proibito ai bar di servire bicchieri di acqua dal rubinetto, rendendo obbligatoria l’acqua in bottiglia (in Italia, in verità, è stata “riammessa la possibilità di servire acqua dal rubinetto!). Ai bed&breakfast è stato imposto di servire prodotti confezionati. Addio alle marmellate fatte in casa! Nella GD per i prodotti DOP è previsto che lo “sporzionamento” avvenga solo nei luoghi di produzione. Monica Viani
Al ristorante olio d’oliva solo in bottiglia
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