Nonostante la crisi che sembra investire anche il mondo della panificazione, l’edizione di quest’anno della fiera di Monaco dedicata al settore della panificazione e pasticceria ha ottenuto ottimi riscontri.
70mila visitatori professionali tra panificatori, pasticcieri e ristoratori nei sei giorni di fiera, 1255 espositori provenienti da 58 Paesi, sono questi i numeri dell’edizione 2012 della fiera tedesca che si è svolta a Monaco dal 16 al 29 settembre 2012. La redazione di Dolcesalato ha intervistato , presidente della GMH (Geschäftsführung Gesellschaft für Handwerksmessen mbH – azienda che si occupa dell’organizzazione della fiera, ndr) per capire cosa ha segnato il successo della fiera in un periodi di crisi economica generale, che sta investendo anche il settore della panificazione.
Nonostante la crisi dei mercati, l’edizione 2012 di IBA è stata positiva, perchè?
I risultati hanno superato le nostre aspettative. IBA è una fiera che riscuote tanto successo in quanto offre una panoramica generale di tutto il mercato. Panificatori, pasticceri e ristoratori possono infatti, ogni tre anni, trovare qui a Monaco tutte le informazioni necessarie. Solo qui, infatti, possono trovare aziende di diverso tipo che offrono uno spettro produttivo completo dalle materie prime alla tecnologia, dal packaging fino all’arredamento e ai sistemi di ottimizzazione della produzione, logistica e vendita. Anche se l’esposizione delle novità della 1255 aziende presenti è il punto focale della manifestazione, non bisogna inoltre dimenticare che IBA rappresenta per gli artigiani un reale punto di incontro, confronto, discussione e scambio sulle problematiche legate alla loro professione.
Come vede il futuro del mercato della panificazione e pasticceria? Quali sono le opportunità per uscire dalla crisi?
I clienti desiderano un’offerta che ruota attorno ai diversi momenti della giornata. Ne consegue che pasticceri e panificatori si devono adeguare a questa esigenza; oltre all’offerta di prodotti freschi per la prima colazione e il pranzo credo che ci sia un grosso potenziale per l’offerta di prodotti “serali” e che si differenziano da quelli per la prima colazione. Inoktre è importante comunicare con il consumatore, informandolo sul contenuto dei prodotti e sulle materie prime impiegate. Infine il pane e i prodotti da forno rappresentano un pezzo importante della qualità della vita e della nostra cultura, bisogna puntare anche su questo, perché questo aspetto non muterà per almeno una decina di anni.
Quali sono le principali novità presentate in fiera?
IBA rappresenta per il settore un fondamentale e inimitabile trendsetter: ogni visitatore può infatti trovare soluzioni personalizzate o personalizzabili per la propria attività. energia, igiene, packaging e caffé sono le tematiche che in futuro diventeranno sempre più importanti e che stanno crescendo sempre di più anche all’interno della fiera.
Quali sono le differenze che riscontra tra il mercato della panificazione tedesco e quello italiano? Qual è la situazione generale?
In Germania il pane e i prodotti da forno rappresentano un importante aspetto della vita cultura. Dal pane integrale, ma anche con farina bianca o di segale: abbiamo oltre trecento tipologie di pane in Germania, circa 14.600 panifici che impiegano 293.300 addetti, permettendo ai loro clienti di trovare ogni giorno pane fresco e aziende sane. In generale nel 2010 sono state vendute 1,6 milioni di tonnellate di pane. Questo significa che ogni tedesco mangia 53 chili di pane l’anno.
Intervista e traduzione dal tedesco di Anna Celenta