Il gelato- amato a tal punto dagli italiani da non risentire della crisi- offre, secondo la Coldiretti, oltre 600 gusti proposti nelle 36.000 gelaterie sparse sul territorio nazionale. Dopo il successo degli anni scorsi dei gusti speziati, quali la cannella o lo zafferano, oggi si preferisce tornare alla tradizione. La top ten dei gusti decreta così il successo di crema, cioccolato, fragola, limone, nocciola, stracciatella…Unica nota stonata il continuo aumento di uno degli ingredienti più utilizzati, la vaniglia, tanto da far temere un prossimo aumento dell’amato cono. Sempre richiesti i gusti alla frutta, grande successo il gelato “a chilometro zero”. Ma non c’e solo chi apprezza la tradizione, ci sono anche gli “sperimentatori”che cercano gusti più stravaganti a patto però che siano legati alla nostra tradizione e alla nostra cultura enogastronomica. Qualche esempio? Il gelato all’aceto balsamico di Modena, al grana padano, al peperoncino o al vino. Forte del consenso dei nutrizionisti, che lo consigliano come sostitutivo del pranzo, il gelato è diventato fonte di ispirazione per i numerosi gelatieri che sognano di creare il gusto dell’anno. E allora ecco il gelato al vin santo e cantuccini, alla ciambella, al gusto noci e fichi o alla cassata siciliana. Sono stati lanciati anche gusti “floreali”: al papavero, al gelsomino o al geranio. Sfruttando il ritorno allo sgroppino, proposto da molti ristoranti tra un piatto e l’altro, ecco comparire lo “champelmo”, gelato al pompelmo rosa con spumante di vernaccia. Interessante è poi il sodalizio nato tra fornai e gelatieri. Dalla loro fantasia nasce una sorprendente merenda per bambini: il panino al gelato. Basta tostare il pane e farcirlo con un po’ di gelato! La vera proposta all’avanguardia? Usare il gelato come ripieno per cannelloni alla pasta d’uovo. Monica Viani
Gelato: le novità di stagione
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