Gelato: la risposta per vincere la crisi

Gelato: la risposta per vincere la crisi

Una domenica piovosa, sfogli i giornali e trovi solo notizie poco rassicuranti sulla crisi. E allora non puoi perderti la notizia positiva riportata da “La Repubblica” riguardo al fatto che a Milano in un anno ci sono 12,3% di gelaterie artigianali in più. Se i panifici diminuiscono, le gelaterie aumentano: ben 47 nuove nate. Se rispetto all’anno scorso aumentano del 12,3% rispetto al 2010 ben del 20%! Così a Milano le gelaterie sono 430 e un gelatiere su 10 è straniero. Cremosità e gusto in un unico prodotto: il gelato è artigianale. Ed è proprio l’aggettivo artigianale la chiave del successo. I colori del gelato, le montagne di dolcezza in vetrina sono irresistibili. E aprire una gelateria è un investimento “possibile”. Sempre stando all’inchiesta de “La Repubblica”, occorrerebbero 80-100 mila euro. Il gelato, in piena crisi, rappresenta una via di fuga ai problemi della quotidianità. E’ una consolazione, una dolce consolazione! E’ il ricordo dell’infanzia, spesso spensierata, è la possibilità di provare un godimento immediato e soprattutto poco costoso. E poi si può scegliere: cono, coppetta, stecco, aggiunta di panna o di pralinato, ma anche gelati “diet” dolcificati alla stevia. Ma dove si trovano le gelaterie milanesi? Soprattutto in centro, ma ci sono zone ancora “da colonizzare” come San Siro, Baggio o Forze Armate.  In genere le nuove gelaterie sono hi-tech e spesso in piccoli locali, probabilmente per contenere le spese. E’ una professione che attira soprattutto i giovani: quasi il 13% delle gelaterie milanesi ha titolari giovani, mentre il 29,5% è donna. La prossima battaglia? Destagionalizzare il gelato. Monica Viani

PS Aspettiamo la storia di chi ha aperto con successo  una gelateria .

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