Si è tenuto dal 14 al 16 giugno scorsi A Parma il primo Forum sulla cucina italiana nel mondo organizzato da Accademia Barilla. Al Forum hanno preso parte cuochi provenienti da 30 Paesi del mondo per promuovere la qualità della loro cucina e la figura del cuoco italiano all’estero. Durante l’evento si è svolto anche il primo Pasta World Championship.
Ad aprire la giornata Gianluigi Zenti, presidente di Academia Barilla, e Rosario Scarpato, direttore di Itchefs-Gvci (www.itchefs-Gvci.com), i quali hanno illustrato al pubblico gli obiettivi del Forum e il programma delle tre giornate. Si è poi aperta la prima sessione moderata da Rosario Scarpato e che ha coinvolto alcuni cuochi, opinionisti ed esperti di cucina italiana: John Mariani (Food Writer Usa), Teresa Oates (Food Writer Australia), Paul Bartolotta (Cuoco Usa), Mario Caramella (Cuoco a Singapore e Presidente Gvci), Sauro Scarabotta (Cuoco in Brasile), Luigi Cremona (Giornalista italiano) e Simone Cinotto (Professore di Food History). Diversi i temi affrontati: la storia della cucina italiana nel mondo; la diffusione e il futuro degli alimenti italiani all’estero; la differenza tra trattorie e ristoranti di lusso all’estero; esperienze, tradizioni e formazione dei cuochi italiani all’estero. Nel pomeriggio si sono aperti i primi laboratori di cucina curati da Teresa Oates, Paul Bartolotta e Kentaro Torii, che hanno preparato alcuni piatti rivisitati o cucinati secondo le ricette tradizionali italiane. La giornata si è poi conclusa con una degustazione guidata di vini emiliano-romagnoli, apertitivo con musica dal vivo della band “Cuochi d’Artificio” e cena di gala curata dagli chef Mario Caramella (In Italy, Singapore), Francesco Farris (Zio Cecio, Dallas), Andrea Tranchero (Modo Mio Burswood, Australia) e Giulio Vierci (Il Genovese, Giappone). Nella giornata di venerdì 15 giugno il Forum è proseguito con una sessione mattutina in cui è stato presentato l’Italian Food & Wine in the Worlds Observatory in collaborazione con il Dipartimento di Food & Wine Management dell’Università d Bologna. Inoltre Giancarlo Gonizzi, curatore della Biblioteca di Academia Barilla, ha presentato la collaborazione tra la Biblioteca Gastronomica di Academia Barilla ed Accademia della Crusca. Nel pomeriggio si è poi svolta la prima edizione del Pasta World Championship. Gli chef sono stati chiamati a preparasi per la gara e una giuria formata da Gianlugi Zenti, Luigi Cremona, Francesca D’Orazio Buonerba (giornalista e blogger esperta di cucina italiana) e Andrea Grignaffini (giornalista, scrittore e critico engastronomico), Alfredo Tesio (giornalista) e Paul Betts (giornalista) ha seguito in sala tutte le fasi di preparazione eleggendo poi i finalisti del Pasta World Championship che si sono poi sfidati nella confronto finale svoltisi durante l’ultima giornata del Forum, sabato 16 giugno. La giornata di batterie ha avuto come risultato la selezione di 4 finalisti: Vittorio Beltramelli da Parigi, Giorgio Nava, da Città del Capo, Sauro Scarabotta, da San Paolo e Yoshi Yamada, da Londra.
And the winner is…
A vincere il primo campionato dedicato alla pasta è stato, inaspettatamente, proprio l’unico non italiano: Yoshi Yamada (nella foto), il quale ha iniziato la sua carriera alla corte di Don Alfonso e ha sempre una brigata di napoletani nei suoi ristoranti. Yoshi Yamada da Londra si è aggiudicato la “trafila d’oro” messa in palio da Academia Barilla, un trofeo che vuole ricordare l’omaggio, altamente simbolico, che gli operai di Barilla fecero a Pietro Barilla, quando, 30 anni or sono, ricomprò l’azienda, per ringraziarlo di averla fatta ritornare italiana, dopo un periodo di proprietà americana.La giuria era composta dagli esperti Luigi Cremona, Andrea Grignaffini, Francesca D’Orazio Buonerba, Paul Betts e Alfredo Tesio, ai quali si è aggiunto per la finale un pari numero di appassionati, sorteggiato tra il pubblico, intervenuto per assistere alla competizione dal vivo. Proprio il pubblico ha fatto pesare l’ago della bilancia verso Yoshi Yamada, un professionista che al rigore tipico dei cuochi del Sol Levante, ha saputo aggiungere quel tocco di napoletanità che gli è valso il titolo. Il suo piatto, infatti, è stato giudicato il migliore, ma, essendo difficile scegliere una ricetta tra quattro preparazioni eccellenti, è stata proprio la simpatia di Yamada, evidenziata durante l’esibizione, a convincere i giurati che hanno premiato, così, anche una parte importante del nostro stile in cucina, che pur badando al sodo, sa mostrare il lato gioioso di chi, in fondo, fa il lavoro più bello del mondo.
Sostenuto da Academia Barilla, il Forum è stato organizzato grazie a Itchefs-Gvci e realizzato con la collaborazione di Apt Emilia Romagna, Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Ferrarelle, Grana Padano, Pentole Agnelli e Terre del Sole.