L’ERSA, agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, e il consorzio delle Doc-FVG, attraverso la manifestazione Friulano&friends, lanciano un percorso di valorizzazione del territorio regionale e dei suoi prodotti, di cui uno dei protagonisti è il vino. Chi non conosce il Friulano, il Pinot nero o il Sauvignon? La sfida consiste ora nel dimostrare che i bianchi friulani sanno anche ben invecchiare. “Il fatto che un vino migliori nel tempo determina- sostiene Mirko Bellini, Direttore Generale di ERSA – il successo di una zona vitivinicola. Tutte le grandi zone devono dare vini di invecchiamento. E noi siamo avvantaggiati dalla posizione. Il Friuli è attraversato dal 46° parallelo. Dal punto di vista della latitudine siamo al Nord, ma siamo anche vicini al Mediterraneo. Possiamo definirci il Mediterraneo del Nord!”. Per il giornalista Daniele Cemilli: “spesso si è detto che i vini bianchi sono vini freschi, semplici, piacevoli, ma non grandi. E invece no. In questo campo i bianchi del Friuli lanciano la sfida. Bisogna anche considerare che i viticoltori friulani, quasi tutti piccoli produttori artigianali, i loro vini usavano venderli presto, non avendo cantine per lo stoccaggio e dovendo vivere delle loro attività anno per anno. Alla fine degli anni 70 si è tentato di fare vini d’invecchiamento. L’impostazione provocò scandalo in quanto i vini friulani erano di facile beva da degustare freschi. Fu una rivoluzione fatta da giovani che volevano creare una nuova strada”. I vini bianchi friulani cambieranno il modo di proporsi? “ L’economia – racconta Mirko Bellini – si basa ancora su vini d’annata, i vini d’invecchiamento rappresentano una particolarità interessante, che può aiutarci ad ampliare il mercato. Di certo abbiamo abbandonato la politica della quantità per ricercare la qualità: negli anni la produzione è calata, è cambiata la materia prima: in certe zone la resa bassa è un obbligo e, quindi, la strada del miglioramento è stata inevitabile. I prodotti del Friuli, sia che si parli di vino, di formaggio o di prosciutto, devono essere sinonimo di qualità. Questa è la strada commerciale vincente.”
UN VINO DA SCOPRIRE: LA RIBOLLA GIALLA SPUMANTE
E’ una bollicina del Friuli, di grandissima qualità, ottenuta utilizzando il metodo charmat opportunamente rivisto: ha una schiuma compatta e sottile, perlage finissimo con una ottima propensione all’invecchiamento. E’ ottima proposta come aperitivo e con il prosciutto crudo di Cormons, ma anche con un piatto di pasta, escludendo carne rossa e dolci. Eccellente sugli antipasti e i piatti di pesce. Da conversazione, da fine pasto. Da servire nell’eleganza della flute.
LA RICETTA DOLCE: PERE COTTE AL VINO ROSSO CON GELATO ALLO ZABAIONE
Ingredienti
4 pere Abate
1 bottiglia di vino Cabernet Sauvignon
60 g di zucchero di canna
1 cucchiaio di miele di acacia del FVG
1 pizzico di cannella
500 g di gelato allo zabaione
Vino consigliato: Ramandolo
Preparazione
Sbucciate le pere, togliete il torsolo e dividetele a metà o in quarti. Fate bollire in abbondante vino rosso a cui andranno aggiunti: lo zucchero di canna, il miele e la cannella. La pera va tolta quando non ha ancora perso la sua consistenza mentre la cottura del liquido che resta va proseguita fintanto che non si è adeguatamente addensato. Sopra il gelato allo zabaione, adagiate le pere e cospargete di sciroppo al vino.
I VINCITORI
Villa Russiz, Livon e Volpe Pasini i nomi dei produttori dei grandi bianchi invecchiati del FVG
(Monica Viani)