Al Salone del Mobile 2012 il nuovo progetto di design di San Patrignano. Oggetti di arredo disegnati da 30 architetti di fama internazionale e realizzati dai ragazzi della falegnameria della comunità attraverso il legno delle botti della sua cantina.
Il riscatto delle persone attraverso il riciclo del legno delle botti e il recupero del lavoro artigianale che da sempre contraddistingue il nostro Paese. È quanto è avvenuto a San Patrignano, grazie all’aiuto di Maurizio e Davide Riva e al sostegno di Federvini, FederlegnoArredo e Cosmit, attraverso il progetto Barrique, la terza vita del legno, che ha coinvolto 30 grandi architetti e designer che hanno progettato, a tema libero, un oggetto di design, usando il legno di recupero delle botti della comunità. San Patrignano, il più grande centro antidroga d’Europa, con oltre 1300 ragazzi, durante i suoi oltre 30 anni di attività, è riuscita a sviluppare un’importante attività vitivinicola con una produzione annua di 600mila bottiglie di vini di altissima qualità. Il vino invecchia all’interno di botti in legno di rovere francese stagionato all’aria aperta, la cui vita media è di sole tre vendemmie. Dopo un utilizzo di massimo tre anni, il legno di queste botti è destinato a essere distrutto. Grazie a questo progetto, invece, il legno viene riciclato e acquista nuova vita. È così che gli oggetti ideati dagli architetti sono stati realizzati da circa 200 ragazzi della comunità all’interno dei laboratori di falegnameria, decorazioni e fabbri situati nelle sedi di San Patrignano di Rimini, Trento e Botticella. «Si è trattato di un lavoro artigianale portato avanti con grande cura dai nostri ragazzi – spiega il responsabile della falegnameria della comunità Marco Stefanini – Hanno potuto misurarsi con progetti di livello assoluto e confrontarsi con i designer, ma la cosa più bella è stato vederli tornare ad appassionarsi a qualcosa». «Questo progetto di San Patrignano, al quale abbiamo partecipato con entusiasmo, rappresenta quasi un indennizzo per questo abbandono spesso inflitto alle botti – spiega Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini – Che trenta uomini d’arte e di progetto abbiamo affermato altrettante ipotesi di rinascita per le botti di San Patrignano è una svolta nella storia dei contenitori in legno per le bevande alcoliche. A Federvini piace questo racconto delle botti di San Patrignano, perché evoca molte parole del suo vocabolario: la cura delle materie prime, la regola d’arte, la creazione di nuove opere che esaltano il bello e la creatività, la sostenibilità, e non ultima l’educazione». A sottolineare l’importanza educativa di questo progetto anche Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo: «Si tratta di un evento importante perché regala nuova vita a un materiale altrimenti destinato allo smaltimento e che grazie all’impegno di Riva 1920 ha visto aderire all’iniziativa l’entusiasmo di 30 fra i più noti designer e architetti. E nuova vita l’ha regalata sicuramente anche a tutte quelle persone che hanno lavorato nel labdesign di San Patrignano e nella sua falegnameria, un luogo che per il suo grande impegno sociale e umano ha negli anni restituito la capacità e la gioia di vivere a tanti giovani. Mi auguro di cuore che questo approccio eco-sostenibile possa sempre più diventare parte del nostro futuro linguaggio quotidiano di progettazione e di pensiero e che questo evento sia un ulteriore piccolo passo verso quella direzione». I pezzi prodotti, che saranno commercializzati attraverso la rete di vendita di San Patrignano, saranno esposti al Salone del Mobile di Milano dal 17 al 22 aprile al padiglione 11 stand B19 e C20 (inaugurazione martedì 17 alle ore 17). Uno spazio ottenuto grazie al prezioso sostegno di Cosmit. «Siamo sicuri che il risultato che qui presentiamo potrà essere valutato in termini estremamente positivi prescindendo da numeri e percentuali – sottolinea il suo presidente Carlo Guglielmi – ricordando a tutti come, soprattutto attraverso un lavoro nobile e autentico come quello del falegname, si possono scoprire e riscoprire valori autentici e assoluti, gli unici che possono dare un senso alla nostra vita e renderci più forti e consapevoli, cioè capaci di affrontare un mondo così difficile e affrancarci da qualsiasi avversità». Un progetto davvero importante, tanto che il catalogo è stato curato dallo studio Origoni – Steiner. Durante il Salone del Mobile di Milano si inaugurerà anche il Primo Concorso di Idee per giovani designer per la realizzazione di un’opera di design attorno al tema libero A tavola, riutilizzando proprio il legno delle botti, affinché cimentarsi nella progettazione eco-sostenibile possa diventare uno stimolo a mettere in gioco i propri valori e a rispettare il nostro ambiente. Verrà costituita una giuria per valutare tutti i progetti partecipanti e per selezionare i vincitori e ad aprile 2013 in una location ancora da definire, i progetti saranno presentati ufficialmente attraverso una mostra a loro interamente dedicata. Di seguito gli architetti che hanno partecipato al progetto “Barrique la terza vita del legno”, i cui progetti saranno messi in mostra al Salone del Mobile 2012: Riccardo Arbizzoni, Claudio Bellini, Mario Botta, Giuliano Cappelletti, Luisa Castiglioni, Pierluigi Cerri, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Carlo Colombo, Valerio Cometti, Michele De Lucchi, Terry Dwan, Erasmo Figini, Elio Fiorucci, Giuseppe Leida, Gualtiero Marchesi, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Angela Missoni, Paolo Nava, Franco e Matteo Origoni, Alessandro Pedron, Paolo Pininfarina, Karim Rashid, Maurizio e Davide Riva, Alejandro Ruiz, Marc Sadler, Luca Scacchetti, Aldo Spinelli, Matteo Thun, San Patrignano. San Patrignano sarà presente al Salone del Mobile 2012 anche al padiglione 16 stand B28 con la sua linea di arredo di serie Design Interiore.
A.Ce. 12/04/2012