Oggi le squadre in gara alla Sigep Bread Cup si giocano le ultime carte. I giochi sono ormai fatti, i giudici hanno votato e forse c’è già una nuova nazione campione del mondo. Ma ora non vogliamo parlare din questo, ma di ciò che le squadre, che quest’anno hanno partecipato alla Sigep Bread Cup 2012, ci hanno trasmesso. Anche la redazione di Dolcesalato, media partner della coppa internazionale, faceva parte della giuria dei pezzi artistici che, questa mattina alle ore 10.30 dovevano essere terminati ed esposti al pubblico. Il tema era quello della musica nella cultura del proprio paese. Il livello delle presentazioni era davvero alto, ma non è stato questo che ci ha colpito, bensì come, attraverso un prodotto semplice come il pane, si possa trasmettere l’anima del proprio paese. Le presentazioni di questa mattina, infatti, ci hanno colpito nell’animo, dalla più semplici a quella più artisticamente, esteticamente e tecnicamente più elaborata. La scelta, dunque, è stata difficile e non sappiamo se quello che ha coinvolto i nostri sensi e i nostri sentimenti avrà anche il plauso della giuria tecnica. Di seguito, tuttavia, vogliamo trasmettervi le descrizioni dei pezzi da parte delle squadre, sperando, attraverso le parole, di trasmettervi anche la cultura di popoli fisicamente lontani da noi.
Inghilterra: Le parole di alcune canzoni dei Beatles erano il filo conduttore del pezzo rappresentato dalla squadra inglese. La tradizione di tutta la Gran Bretagna era però rappresentata dalle forme di diverse tipologie di pane sulla base del pezzo. La storia era “scritta” da un antichissimo simbolo come Stonehenge. E la Gran Bretagna da fiori e piante simbolo delle regioni che rappresentano il Regno Unito.
Germania: Sulle note di Wind of Change degli Scorpions è iniziata la presentazione della Germania, canzone scritta in un momento storico fondamentale per il Paese come per l’Europa: la caduta del muro di Berlino nel 1989. Il muro, la porta di Brandeburgo, la Germania unita, la libertà: questo il significato del pezzo. Unità rappresentata dalla squadra stessa anche dai membri: panificatori provenienti dall’ex Germania dell’Est e due da quella dell’Ovest.
Israele: Il popolo di Dio, gli ebrei, scelsero la musica per ringraziare il Signore quando svenne salvato grazie all’apertura delle acque del Mar Rosso. Così Maria, sorella di Mosé, cantò Halleluja con un tamburo, lo strumento più antico rappresentato nell’Antico Testamento.
Mali: Particolarmente semplice, ma allo stesso tempo interessante, anche la rappresentazione del Mali. Non poteva che essere così il pezzo di un Paese la cui cultura è così lontana dalla nostra, ma altrettanto affascinante. La squadra malese ha, infatti, rappresentato un tipico villaggio locale, con la Cas, tipica abitazione, una donna che porta l’acqua al villaggio e il Baobab, albero simbolo del Paese, anche a livello spirituale. Si racconta, infatti, nella mitologia africana, che un dio tagliò un Baobab nel suo giardino e questo raggiunse le porte del Paradiso, ma con le radici rivolte al cielo. Questa enorme pianta, quindi, è diventata un simbolo importante e ancora oggi, tutti i capi dei villagi, si raccolgono attorno al Baobab quando devono prendere decisioni affinché vengano aiutati da dio.
Marocco: Tema della pièce marocchina era il ballerino di Mogador, città simbolo del Paese dove si tiene un importante festival di musica spirituale arabo-africana. Questo personaggio rappresenta tutta la cultura marocchina dall’abbigliamento, agli strumenti musicali.
Australia: è stata forse la rappresentazione più scenografica e anche la più difficile dal punto di vista tecnico da realizzare. La squadra ha rappresentato una canzone simbolo cui è legato anche un ballo: “il ballo di Matilda”. La canzone, del 1889, racconta la storia di un vagabondo, affamato, che si trovava vicino al fiume Billabong e che, per sfuggire alle autorità dopo che venne scoperto a rubare da un contadinoj, affogò nel fiume. Si dice che ancora oggi, quando si passa accanto a questo fiume, si sentano le note di questa canzone e la voce dello spirito sussurare delle parole tristi. La pièce rappresentava anche altri elementi simbolo dell’Australia, dal boomerang, all’albero della gomma fino agli strumenti musicali che furono importati nel Paese in seguito alle diverse migrazioni.
Messico: il tema è quello del Mambo, una musica trascinante a fare da sottofondon alla presentazione. La massima espressione del Mambo in Messico si ebbe nelle rappresentazioni cinematografiche degli anni ’40.
Francia: La giovane squadra francese ha rappresentato la musica ricordando un momento storicamente fondamentale per la Francia, il 1889, ovvero la Rivoluzione Francese. Nel pezzzo hanno ricreato ciò che la Francia stessa ha voluto ricreare per i festeggiamenti di questo avvenimento: dall’art nouveau al pianoforte in stile francese del compositore e pianista Erik Satie.
Spagna: Ultramoderna e coloratissima l’opera della Spagna. Sicuramente molto accattivante, ma forse più da concorso artistico di pasticceria che di panificazione. Un piccola critica alla squadra, sempre molto preparata, ma che forse ha voluto stupire troppo la giuria, azzardando con colori e forme. L’opera rappresentava una famosa cantante gitana Lola Flor che, accompagnata dalla musica della chitarra cantava la Copla. I colori rappresentati sono quelli tipici dell’Andalusia.
Portogallo: aAnche il portogallo ha rappresentato una famosa cantante del paese: Amelia, ma soprattutto il Fado, tipico canto portoghese che recentemente è diventato Patrimonio dell’Umanità. Il Fado nacque durante l’epoca delle scoperte da parte dein portoghesi, ed è un canto triste che parla della nostaglia verso i famigliari e il proprio paese da parte degli immigrati.
Ora non ci resta che aspettare il verdetto finale della giuria, anche se la preferenza della Redazione è già stata espressa. Per vedere tutte le foto, visitate la nostra pagina Facebook: Redazione Dolcesalato.
Alle 17 di questo pomerioggio sono stati resi noti i nomi dei vincitori. Per la categoria in questione si è aggiudicato il primo premio l’Australia.
Anna Celenta