Risolvere i problemi di tenuta del gelato; Aumentare i margini senza intaccare la qualità e la ricetta; Utilizzare al meglio le materie prime e i semilavorati; Creare nuove ricette senza dover ricorrere alla consulenza di terzi; Agire in laboratorio con maggior consapevolezza e autonomia; Risolvere facilmente i problemi che si possono incontrare nella produzione.
Il gelatiere che conosce a fondo quello che succede nel suo gelato è come il pilota che vince perché sa sfruttare meglio la macchina. Il raggiungimento di risultati eccellenti – in termini di struttura, palatabilità e gusto del gelato – non è frutto del caso, ma di una profonda conoscenza delle materie prime. Conoscere le materie prime significa però scontrarsi con termini come proteine, grassi, alcoli, zuccheri, enzimi, con i quali in genere si ha poca familiarità. Chiarire e, soprattutto, tradurre in pratica questi concetti apparentemente astratti è l’obiettivo del corso. Grazie a un linguaggio estremamente chiaro e a un’impostazione originale e ‘sdrammatizzante’, espressioni come molecole, grassi idrogenati e DE diventano semplici e alla portata di tutti, come pure i fenomeni chimici che si verificano quotidianamente in laboratorio trovano una spiegazione logica e comprensibile. Il supporto multimediale, le dispense (che a fine corso resteranno ai partecipanti) e gli esempi pratici aiutano a capire meglio cosa succede quando si fa il gelato e quindi ad agire in maniera più consapevole e autonoma. Se volete conoscere tutto questo non perdete il corso ” Capire i processi chimici in gelateria” che si terrà dal 6 all’8 febbraio 2012 con l’esperto Paolo Cappellini, chimico e tecnologo alimentare, dal 1998 docente di gelateria e pasticceria, presso la CastAlimenti di Brescia.
Per info e iscrizioni (link: http://www.castalimenti.it/contenuti.asp/c_2226/corso/-capire-i-processi-chimici-in-gelateria.html).
A.Ce. 19/01/2012