La redazione di Dolcesalato fa gli auguri di buon compleanno a Fausta Giorilli – moglie e braccio destro dell’autorevole maestro Piergiorgio Giorilli – dando voce alle figlie Laura e Michela, che in quest’intervista ne ripercorrono le opere e le riconosciute qualità.
Da quando tempo vostra madre segue Piergiorgio nel suo percorso d’arte bianca?
Da sempre! Da quando a 14 anni lo vide nel panificio dei miei nonni, i genitori di mio padre, che allora di anni ne aveva solo 17. Presto s’innamorarono e qualche anno dopo si sposarono, mia madre lasciò Legnano, la sua città, per trasferirsi sul Lago Maggiore, e lavorare come fornarina nel panificio di famiglia… e così iniziò la storia che continua da più di quarant’anni! Da allora imparò tutto sul mondo della panificazione, anche aiutando, se necessario, mio nonno e mio padre in panificio, di notte. Questo durante i primi anni, nel periodo più duro e faticoso: poteva capitare che un operaio si ammalasse o non andasse al lavoro. Così lei si alzava di notte e scendeva in panificio ad aiutarli, poi di giorno andava in negozio. E così fu per una decina d’anni, quando, dopo tanto lavoro, riuscirono ad ampliare il panificio e chiusero la rivendita. Anche in questo periodo, mia madre non smise di seguire la professione di papà. Il panificio, che a quel punto era ormai dei miei genitori, serviva molti negozi e rivendite, così lei non mancava di seguire la contabilità e nel frattempo aiutare a portare il pane col furgone la mattina presto. “La Fausta”, oltre tutto questo, è anche stata sempre una brava mamma, moglie amorevole, donna di casa, organizzatrice di gite per l’oratorio, corsi di piscina per la scuola, feste di paese della Pro Loco,.. Nei miei ricordi di bambina era sempre molto sorridente e gentile con tutti. Pronta ad aiutare sempre.
Più avanti nella storia, i miei genitori decisero di vendere il panificio, ma anche allora come adesso lei continua a organizzare e seguire il lavoro di mio padre, in ogni suo più piccolo risvolto e dettaglio, con crescente amorevole dedizione.
Quanto è stato determinante il ruolo di Fausta a fianco di Piergiorgio dal punto di vista professionale, ma anche umano?
Profondamente determinante. Come dicevo poco sopra, mia mamma segue il lavoro di mio padre, come un’ombra e in ogni sua sfumatura. Senza stancarsi mai! Questo ovviamente non accade solo per il lavoro, ma anche nella vita privata. Ho la fortuna di avere due genitori che si amano ancora come nel giorno in cui si conobbero tanti anni fa, proprio in un panificio. Due genitori che mi hanno insegnato il valore del duro lavoro fatto con passione, abnegazione e soprattutto onestà! Direi che si completano a vicenda, sono come una squadra, i cui membri lottano fianco a fianco e si sostengono sempre.
Cosa rappresenta Fausta per il mondo della panificazione italiana e internazionale?
Questa è una risposta che è difficile da dare per me, potrei dire solo ciò che immagino, ma non quello che ho sentito o visto. So che è una persona molto stimata, così come mio padre, ma ognuno di noi fa il proprio lavoro e quando ci sentiamo oppure ci vediamo parliamo più che altro della nostra vita privata.
Avete qualche aneddoto da ricordare in merito a qualche concorso/evento importante?
Purtroppo non ho aneddoti particolari su qualche concorso o evento, “mia madre saprebbe trasformare una bettola in una boutique di Louis Vuitton”, il suo operato è sempre ineccepibile ai miei occhi ed è difficile coglierla in fallo. Posso dire di avere tantissimi ricordi di vita vissuta insieme a lei: momenti felici, altri meno, ma nonostante i suoi numerosi impegni è sempre stata al mio fianco, come una colonna, una roccia infrangibile nella mia vita.
Durante le vacanze appena trascorse l’ho anche trascinata su creste e cime delle “nostre” Dolomiti e mi ha seguito anche nei trekking più difficili e impegnativi. Riesce in tutto quello che fa, e per me è “grande”, sempre!
Cosa auguri a vostra madre?
Auguro a mia mamma di conservare sempre la sua immensa energia e la passione che infonde a tutto quello che fa, nel lavoro come nella vita. Soprattutto le auguro di non perdere la sua tenacia, la sua forza davanti alle difficoltà e la sua capacità di non arrendersi mai.
Tanti auguri Fausta!
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