Sul numero di agosto del mensile “Flair” è pubblicata un’intervista a Ferran Adrià, dove il grande chef catalano, dopo aver chiuso il leggendario ristorante “El Bulli” rivela il suo grande progetto. Lo spettacolare ristorante non esiste più, ma nel 2014 riaprirà, ma…su Internet come fondazione. Adrià è ormai riconosciuto come uno dei più grandi chef tanto da insegnare “efficacia della creatività” all’università di Harvard. Non è solo chef o docente, da poco ha firmato un contratto per un film di Hollywood e a gennaio 2012 firmerà una mostra al Palau Robert di Barcellona. Per Paco Torreblanca, che Adrià lo conosce bene: “Ferran è giunto all’apice e ora vuole tuffarsi in un’altra avventura”. Come dichiarato a Flair, Adrià svela il suo futuro: “ogni giorno metteremo in rete un diario digitale, idee, nuovi prodotti, così ogni cuoco che non ha tempo di studiare, che stia a Barcellona o in Nuova Zelanda, potrà aggiornarsi. Da sempre lo spirito de “El Bulli” è quello di condividere conoscenza. Così siamo diventati il ristorante più influente del mondo. Ora apriamo anche il Taller, il mio laboratorio di Barcellona. Io voglio aiutare a inventare”. Nell’interessante intervista a “Flair”, Adrià rifiuta il termine cucina molecolare, preferendogli quello di cucina “tecnoemozionale”, attenta alle sperimentazioni.
Adrià alla ricerca di nuove passioni
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