Il ministro Brambilla è invitata a fare marcia indietro e rivedere diversi punti del Codice del Turismo che, secondo importanti parti sociali, hanno destabilizzato più che regolarizzato più settori, perchè approvati senza il necessario confronto con le rispettive categorie. Una di queste è la Fipe, che si sente attaccata e denuncia forti danni alla ristorazione/cucina italiana, dalla concessione prevista nel nuovo codice di estendere la possibilità di somministrare cibi e bevande per agriturismi, campeggi, bed&breakfast ecc. anche alle persone che non alloggiano nella struttura. Tutta la contrarietà della Fipe è stata espressa in una lettera firmata dal presidente Lino Enrico Stoppani, rivolta al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e al presidente di Confturismo e Federalberghi Bernabò Bocca. Quest’ultimo in particolare accusato di aver appoggiato e di conseguenza apprezzato i provvedimenti previsti nel decreto, sostegno garantito, qualcuno sostiene, in cambio della contestata tassa di soggiorno di recente introduzione. E.C.
La Fipe chiede a Brambilla di fare retromarcia
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