La giunta della provincia di Milano ha approvato un protocollo d’intesa con l’Associazione panificatori pasticceri ed affini (Milano e Monza Brianza) e Coldiretti (Milano e Lodi) per favorire lo sviluppo di un “pane a chilometri zero”. Lo scopo è quello di incentivare la produzione di “un pane della tradizione”, con farine provenienti dalle aziende agricole del milanese. In tal modo si vogliono aiutare le aziende agricole locali che producono farine in grado di garantire qualità e genuinità, attraverso la riduzione della filiera. Con meno passaggi di produzione si garantiscono più sicurezza e risparmio. Secondo la Camera di Commercio, le famiglie milanesi spendono in media 50 euro al mese per pane e cereali. Si parte dai 40 euro per due persone fino ad arrivare ai 124 di chi ha almeno tre figli. Per aderire al protocollo le aziende e gli altri soggetti coinvolti dovranno ricevere un marchio appositamente studiato. Per ottenerlo, i criteri da rispettare sono questi: il risparmio energetico, la conservazione del paesaggio, la tutela della biodiversità, la trasformazione del prodotto in azienda, la riduzione della filiera, la riduzione della quantità di rifiuti, il mantenimento degli edifici tradizionali.
Nel milanese nasce la filiera del pane a km zero
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