Secondo gli ultimi rilevamenti disponibili (Panel continuativo Ismea/Nielsen), i consumi alimentari di prodotti biologici confezionati crescono in ogni area geografica italiana
A commentare i dati positivi del mondo bio interviente Sergio Rossi, ad di Fiere e Comunicazioni, organizzatore della nuova fiera professionale BtoBIO EXPO dedicata al biologico certificato (Milano, 8-11 maggio 2011).
Quali sono i valori aggiunti dei prodotti biologici?
I prodotti certificati “bio” garantiscono le procedure adottate dall’intera filiera, dai produttori e dai trasformatori fino ai consumatori: sono sinonimo di qualità, freschezza, naturalezza, perché gli standard richiesti eliminano additivi chimici nei processi di produzione agricola, trasformazione, lavorazione e conservazione e impongono agli allevatori un tipo di allevamento più sano e genuino.
Quali sono le ragioni del recente boom del mercato?
Negli ultimi tempi gli scandali alimentari hanno fatto sì che – come afferma Coldiretti – sia cresciuto il consumo dell’alimentare bio, proprio per l’esigenza di garanzie e di sicurezza. È stato rilevato che in Germania, dove il mercato del biologico vale 5,8 miliardi di euro (2009) e conta oltre 31.000 addetti, quasi un terzo dei consumatori tedeschi non ha fiducia nei prodotti convenzionali e acquista solo biologico. Con ricadute positive anche per l’Italia, paese leader europeo nella produzione di uova biologiche, il cui export verso la Germania – secondo le stime di FederBio – è aumentato del 70%.
Qual è la situazione italiana?
Per quanto riguarda l’Italia Il confronto tra l’andamento gennaio-ottobre 2009 e i primi 10 mesi del 2010 indica che gli acquisti di prodotti bio per il consumo domestico sono cresciuti del 12,1%. Si registra quindi un ulteriore miglioramento del comparto sia in termini di maggiori consumi sia, in molti casi, in termini di una più equilibrata distribuzione del valore lungo la filiera.
Come si comportano i diversi comparti?
Sul fronte dei consumi domestici, l’ortofrutta fresca e trasformata ha segnato un incremento del 5% nel periodo gennaio-novembre 2010, con un peso sul totale degli acquisti di biologico confezionato pari al 21,7%. In riferimento invece ai principali prodotti ortofrutticoli freschi e sfusi (il cui prezzo è aumentato meno rispetto agli omologhi convenzionali), a fronte di un incremento complessivo del 6,3%, si registra un discreto aumento per le mele (+16,2%), le zucchine (+12,1%) e soprattutto le melanzane (+79,4%). Anche pane e sostituti, biscotti, dolciumi, snack ecc., registrano aumenti del volume di vendita domestica tra il 13 e il 19%. Continua la corsa all’acquisto di uova bio (+7,7% sull’analogo periodo 2009); mentre l’aumento dei consumi domestici di prodotti confezionati è costante.
E la situazione prezzi?
Paragonandoli a quelli dei prodotti convenzionali, i prezzi al consumo di yogurt e latte fresco bio hanno registrato un andamento in maggiore flessione, mentre gli oli vegetali sono rimasti stabili.
Quali sono le regioni dove la crescita è più significativa?
L’aumento molto importante di Sud e Sicilia si associa a un peso sul totale dei consumi bio dell’8,2%, mentre Centro e Sardegna valgono il 20,2% del totale, il 29,5% il Nord Est e il 42,2% il Nord Ovest.
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